venerdì 20 agosto 2010

Peschiera, piccole discariche crescono vicino all’area dell’aeroporto “Forlanini” -

A Peschiera gli inquinatori non vanno in vacanza: intorno al perimetro dell’aeroporto “Forlanini” di Linate spuntano cumuli di immondizia abbandonata dai “soliti ignoti”. Il fenomeno, purtroppo ricorrente in ogni periodo dell’anno, sembra decisamente aumentare nel mese più caldo, quando la vegetazione rigogliosa tende a coprire scarichi di rifiuti domestici e non solo.Lungo la via Milano, che collega la zona ovest di Peschiera alla frazione Linate, ai bordi della carreggiata che circonda la pista aeroportuale, in più punti si notano piccole discariche a cielo aperto. I controlli non mancano intorno alla robusta recinzione (dotata anche di filo spinato) che percorre l’area dello scalo milanese; c’è anche da registrare la presenza di una pista ciclopedonale che segue il perimetro esterno. Evidentemente non basta come deterrente: di notte o alle prime luci dell’alba c’è chi scarica abusivamente di tutto. Nei pressi di Cascina Nuova di Topicco, a poche decine di metri dalla frazione di Linate, in uno spiazzo si vede un deposito di materiale inerte: calcinacci, piastrelle, tegole. Ma anche plastica, bottiglie e rifiuti domestici raccolti in sacchetti della spesa oppure gettati per terra senza cura. La data di scadenza di alcuni barattoli e una sedia di legno pressoché intatta, dimostrano che l’immondizia è stata scaricata da pochi giorni: ad occhio nudo si nota che il deterioramento dei materiali non è ancora iniziato.Poco più in là, in direzione Peschiera Borromeo, sul lato che costeggia la riva del Lambro (in quest’area pochi giorni fa c’era stata un’esondazione dovuta alle forti piogge), è visibile un cartello che reca la scritta “Divieto di caccia, oasi di protezione”. Forse le guardie venatorie della Provincia di Milano proteggono adeguatamente la fauna, tuttavia l’ambiente è lasciato in certi casi completamente abbandonato a se stesso: dietro il folto cespuglio che circonda il cartello, ecco una lavatrice abbandonata, e l’immancabile contorno di ferraglia, scatole di cartone e contenitori vuoti di detersivi, oltre a scarti alimentari. Il caso peggiore è tuttavia quello che si trova a qualche metro dal recinto dell’aeroporto: copertoni d’auto, brandelli di un materasso dato alle fiamme, vetri infranti da poco. L’immondizia è ben visibile dall’attiguo passaggio pedonale, spesso meta di persone che si affacciano per guardare gli aerei in fase di decollo o atterraggio. Sicurezza per lo scalo, adeguata; cura dell’ambiente invece assai poca. Fonte: Il Cittadino

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