giovedì 12 agosto 2010

San Colombano - La Forestale prende le misure del parco - Gli agenti hanno classificato tutte le piante presenti, alcune anche di pregio ambientale come la quercia - Controlli in vista della realizzazione di un impianto sportivo

La Forestale prende le misure al parco Lambro in vista dell’ipotesi di progetto di piscina scoperta avanzato da una parte della maggioranza al governo nel comune banino: ieri mattina sono arrivate in via Salvo D’Acquisto ben due pattuglie del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato con in testa il comandante in persona, il vicequestore aggiunto Andrea Fiorini. Gli agenti sono arrivati attorno alle 10, accolti da diversi residenti, e si sono intrattenuti per quasi due ore prendendo le misure all’area ed effettuando un censimento dettagliato delle piante presenti nel parco, ascoltando segnalazioni e indicazioni dei residenti, raccogliendo quanto più materiale documentale possibile. Il sopralluogo è stato deciso dopo diverse segnalazioni arrivate al comando provinciale di Lodi rispetto all’ipotesi di realizzazione di un centro sportivo con piscina, progetto già descritto dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Erba ma anche definito dal sindaco Gigi Panigada «a uno stadio embrionale, senza nulla di deciso». L’area individuata dall’amministrazione come possibile sede del centro sportivo, di fronte a via D’Acquisto in zona Campasso, è una zona di proprietà comunale, già tutelata dai vincoli di rispetto di distanza dal fiume Lambro e individuata come area standard, in quanto parco del Lambro. Lo stesso assessore Erba aveva peraltro precisato che ogni ipotesi progettuale sull’area avrebbe comunque dovuto superare prima il vaglio di eventuali vincoli paesaggistici o ambientali, con le relative necessarie autorizzazioni del caso.«Intanto, non ci risulta che a livello amministrativo sia in corso un iter per la realizzazione del progetto, ma che si tratti soltanto di un’idea ancora allo studio - dice il comandante provinciale Andrea Fiorini -. La nostra è una visita di carattere preventivo, in base alle diverse segnalazioni ricevute, per conoscere meglio la zona ed effettuare i primi rilievi. Il nostro compito per il momento si ferma qui, senza addentrarsi in ipotesi che non ci competono riguardo alla fattibilità o meno dell’operazione».La Forestale dunque non entra nel merito di un’eventuale realizzazione, limitandosi per il momento a raccogliere dati e informazioni sull’area. Gli agenti hanno preso diverse misure all’area e hanno identificato tutte le piante e le essenze arboree presenti, certificando una buona presenza di arbusti autoctoni, alcuni anche di pregio ambientale come la quercia, alcune di diametro rilevante, l’olmo, il gelso, il nocciolo, il frassino, l’ontano, oltre a piante non autoctone come il cedro del libano, l’abete o l’acero. Tutte le piante dell’area, in ogni caso, necessitano di autorizzazioni provinciali o regionali per l’eventuale taglio.Fonte: Il Cittadino

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