La vendemmia partirà in ritardo rispetto al solito, più avanti di sette o dieci giorni rispetto al 2009: le prime uve per la base spumante saranno raccolte non prima del 20, e probabilmente dopo il 25 agosto. L’anno scorso la raccolta partì il 17 agosto. «Il clima di questi giorni non c’entra nulla: la vite è partita in primavera con una decina di giorni di ritardo, che per le uve bianche di base spumante non si è riusciti a recuperare - spiega Federico Carenzi, tecnico dell’azienda agricola Nettare dei Santi di Riccardi -. Le uve rosse, invece, dovrebbero recuperare quel ritardo e venire a maturazione in tempo giusto o forse addirittura in leggero anticipo, per metà del mese di settembre». Un poco prima dovrebbe partire la vendemmia della Poderi di San Pietro, che a fine settimana prossima potrebbe raccogliere almeno nei poderi meglio esposti al sole. «Vedremo tra sette giorni, la maturazione dipende anche dai vitigni e dalle diverse zone - spiega Daniele Gilberti, direttore dell’azienda -. In generale, ovunque la maturazione è un po’ indietro, ma soprattutto per le uve da spumante qualche giorno in più, magari fresco, è l’ideale per arrivare a comporre un buon quadro aromatico e chiudere la maturazione senza stress. Chardonnay e Pinot Nero per spumante saranno raccolti a partire dal 20, quelli per vini bianchi fermi una decina di giorni dopo».I tempi e gli eventuali ritardi, comunque, si contano nell’ambito di cinque o sette giorni, niente di eccezionale. «Una settimana in più o in meno, il periodo è sempre questo, alla fine cambia poco: noi raccoglieremo attorno al 25 lo Chardonnay per base spumante - dice Angelo Panizzari dell’azienda Panizzari -. Per le uve rosse, invece, la previsione è quella di vendemmiare addirittura in anticipo, anche se manca ancora quasi un mese, e in un mese può capitare ancora di tutto. Spero solo che torni il sole per portare bene a maturazione l’uva». In quantità e qualità, la vendemmia dovrebbe essere nella media: si prospetta un’annata non eccezionale, ma migliore di quella 2009, anche se l’ultimo mese può essere decisivo a questo proposito. Di certo non c’è la penuria di uva croatina che aveva segnato la vendemmia dell’anno scorso, mettendo in difficoltà la produzione di San Colombano doc di cui è una componente fondamentale. «L’anno scorso eravamo al 30 per cento della croatina potenziale in pianta, mentre questa stagione, pur non avendo abbondanza abbiamo recuperato la maggior parte della produzione e così non ci saranno problemi nella composizione del doc - conclude Federico Carenzi -. In generale, in collina non ci sono stati problemi particolari né malattie e quindi ci sarà una discreta quantità di uva, mentre la qualità dovrebbe essere buona, per quanto sia possibile prevedere oggi. Molto dipenderà dal clima dei prossimi giorni e delle prossime settimane: la pioggia che c’è stata non è un problema, a patto che ora smetta e lasci spazio a giornate calde di sole, magari con nottate fresche. Questo sarebbe il clima ideale per arrivare a una giusta e piena maturazione».Fonte: Il Cittadino
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