San Donato, un tempo capitale dei vacanzieri nel Sudmilano, è rimasta un po’ più ancorata a casa con il vento della crisi che soffia, e assottiglia il portafogli? Un buon termometro per indagare è il mercato ambulante del venerdì, che anche nella città dell’Eni non è mancato ieri, 13 agosto, e non mancherà la prossima settimana. Dalle loro bancarelle affacciate su via Gramsci i commercianti hanno il polso della situazione e possono valutare se, sacchetto al braccio, c’è in giro più gente rispetto al 2009. Ma il verdetto lascia il dubbio: è parità infatti fra chi sostiene che le cose vanno come sempre e chi invece parla di strade un po’ più affollate. Il solo fatto però che qualcuno si sbilanci nel cogliere una città meno vuota, rende probabile che diverse valigie siano rimaste negli armadi. «C’è più gente - dicono i fratelli Di Pilato di San Giuliano, gestori di un banco di pesce fresco, guardando l’orologio e facendo confronti con dodici mesi fa -. Siamo a mezzogiorno, un anno fa alla stessa ora via Gramsci era già deserta. Invece ti guardi attorno e vedi che la gente c’è. Anche tanti stranieri, ma il 13 agosto di qualche anno fa, dopo quattro ore di mercato, quel che si doveva vendere si era venduto. Può anche darsi che molti abbiano semplicemente ridotto le ferie; partiranno domani o dopo. Allora il momento della verità sarà venerdì prossimo». Si schierano con i Di Pilato alcuni gestori di ortofrutta che, guardando il fondo delle cassette, si ritrovano più meloni e pomodori invenduti. Ma c’è anche il partito dei “conservatori”, di chi sostiene che la gente sia partita per le vacanze, nonostante la crisi. È il parere del melegnanese Marco Siboni, affacciato alla sua postazione di formaggi e salumi: «Va come sempre, magari a Melegnano rimane un sacco di gente, ma qui di certo no». «San Donato è un posto dove partono tutti - aggiunge Giovanni Scaramuzzino, abbigliamento - i lavoratori della galassia Eni all’estero, i meridionali tornano al loro paese».Fonte: Il Cittadino
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