mercoledì 6 ottobre 2010

Mezzogiorno a Cerro, si è tagliato il nastro della Casa dell’acqua numero cinquantuno

La Casa dell’acqua sbarca a Cerro al Lambro, e presto sarà a San Zenone. Domenica 3 ottobre, a mezzogiorno in punto, al parco di via Marcolini si è formata la prima coda di cerresi con in mano bicchiere o bottiglia, curiosi di vedere se l’acqua della “casa” davvero è buona come quella che va nei supermercati e in tivù con gli spot. Il taglio del nastro, nel contesto della sagra civica di Cerro, è il cinquantunesimo nella storia, ormai con parecchie puntate, di questa “reinvenzione” della fontana pubblica. Nelle province di Milano, Lodi, Pavia, Monza e Brianza hanno superato quota cinquanta i centri che hanno da più o meno tempo impianti attivi di questo tipo (oggi ci sono quattro aziende produttrici del format “Casa dell’acqua”: Tasm, Tam, Ianomi e Cap Holding, quella che ha realizzato la struttura di Cerro). Presto saranno 52 visto che domenica mattina è stata annunciata l’estensione a San Zenone al Lambro, dove lo spazio sarà quello di via Dante. Come dappertutto anche nel più recente comune aggiunto alla galassia delle case dell’acqua, l’obiettivo è di indurre i cittadini ad abitudini economiche, alimentari ed ambientali che vadano nel segno di una maggiore sostenibilità. Non è possibile continuare a consumare l’acqua che consumiamo, e soprattutto a considerare quella di rubinetto di serie b. Il presidente del Consorzio acqua potabile Alessandro Ramazzotti ha ricordato che «solo Messico e Arabia Saudita consumano più minerale in bottiglia dell’Italia, che fa viaggiare tre miliardi di contenitori in pet l’anno». Una sola Casa dell’acqua riduce di 500mila bottiglie annue la massa avviata in discarica o a riciclo. Il sindaco Dario Signorini ha parlato di «altra promessa mantenuta coi cittadini», ringraziando le imprese che si sono rimboccate le maniche per concludere in pochi giorni i lavori della “pagoda”. Dopo la benedizione del parroco don Umberto Lucchini, e dell’ex parroco don Sandro Bozzarelli, via ai primi rifornimenti.Fonte: Il Cittadino

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