sabato 18 dicembre 2010

San Donato - Il maxi parcheggio dell’Expo vicino al capolinea del metrò -

Per la sua collocazione strategica ai confini dell’omonimo capolinea della metropolitana gialla, la linea 3, San Donato è candidata ad ospitare uno dei maxi parcheggi a servizio dell’Expo 2015. Negli ambienti provinciali nei giorni scorsi sembra che la notizia venisse data quasi per certa. Nel piano di intercambio auto/treni varato da palazzo Isimbardi, che prevede la realizzazione di due parcheggi a nord ovest dell’Expo, altri due a est e a un’altra accoppiata a sud est, la scelta sembra infatti che sia caduta sui comuni di Nerviano, Corbetta, Locate Triulzi, San Donato, Segrate e Pioltello. Questi i capisaldi della nuova prospettiva che ha sbaragliato l’idea iniziale di dotare di parcheggi l’area circostante l’evento di carattere mondiale, con investimenti nelle zone di Rho, Arese e Baranzate, per un totale di 17mila posti auto e mille autobus. Per una serie di motivi quest’ultimo progetto verrà scalzato dunque dall’alternativa che allontana i mezzi in sosta dalla meta per collocarli in prossimità delle stazioni dei treni e della metropolitana. Ecco quindi che San Donato, quale tratto dell’immediata periferia meneghina ben servito dalle infrastrutture, viene chiamato in causa. Guardando a disagi/benefici che un’opera del genere potrebbe comportare per il territorio, l’assessore provinciale Fabio Altitonante ha già annunciato che le località coinvolte si troveranno con un rafforzamento dei parcheggi, in quanto le opere saranno di carattere permanente. Insomma, il Sudmilano rischia di dover pazientare nel fatidico intenso periodo dell’Expo, in cui le strade locali si troveranno di fronte ad un carico eccezionale di automobilisti diretti verso la struttura per le auto in sosta ma, una volta concluso l’evento, la città potrà contare su un potenziamento del servizio, soprattutto in prossimità della metropolitana. Caute le prime reazioni che si sono alzate dal territorio di fronte ad una notizia che nei giorni scorsi ha fatto timidamente capolino, raggiungendo una quota di cittadini e politici. «È un tema che deve essere approfondito - commenta l’assessore alla viabilità, Claudio Monti -, ma partendo dal presupposto che la città potrebbe guadagnare un’opera di carattere permanente, credo ci siano i margini per portare avanti un lavoro puntato sui benefici che ne potrebbe trarre la comunità locale». Dall’altra parte della barricata il portabandiera dei Verdi Marco Menichetti, mette in chiaro: «Se il modello punta ad un buon trasporto pubblico solo nella città di Milano, con un prezzo forte da pagare per l’hinterland, significa che la direzione imboccata resta sbagliata e che non c’è nulla di nuovo. Mentre siamo pronti a condividere una scommessa giocata su una mobilità rafforzata su tutta l’area metropolitana, con dei poli di interscambio ben organizzati».Fonte: Il Cittadino

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