Quattro mesi per il via ai lavori, altri nove per la consegna dell’opera. Sono i tempi per la realizzazione della “nuova” Codogno - Meleti, al secolo Strada provinciale 116, il progetto da circa 4,15 milioni di euro che dopo anni di incubazione si prepara a diventare realtà. L’intervento, una riqualificazione-messa in sicurezza della tratta Santo Stefano - Caselle Landi, prevede l’abbandono quasi completo del tracciato attuale (che si integrerà nel circuito ciclopedonale della zona) a beneficio di una doppia carreggiata più larga, più illuminata e ben meno tortuosa di quella attuale. Sul suo asfalto, scorreranno con maggiore sicurezza circa 1700 veicoli al giorno: e maggiore sicurezza, la rinnovata strada, la offrirà anche in caso di esondazione del Po, in un’ottica di “via di fuga” che, come spiega la Provincia di Lodi, ha contribuito notevolmente nel convincere la regione Lombardia a finanziare per circa il 40 per cento la riqualificazione della strada. «È un adempimento di mandato, nonché una promessa che abbiamo mantenuto», spiega il presidente della Provincia, Pietro Foroni, ricordando come il «sesto progetto viabilistico concreto che presentiamo» abbia tratto proprio dal contributo garantito dal bando regionale l’impulso per uscire dall’impasse della precedente formula di finanziamento, «un mutuo aperto da tre anni che però non copriva l’importo». Adesso invece si parte, con l’apertura del bando il 31 gennaio, il termine per la presentazione delle domande il 28 febbraio, l’apertura con assegnazione provvisoria il 3 marzo e, alla fine del mese, l’aggiudicazione definitiva. A maggio, quindi, il via ai lavori, che come illustrato dall’ingegner Maurizio Pozzi erano stati ipotizzati in due lotti differenti, ma che in ossequio alle tempistiche e alle regole imposte dalla Regione dopo il finanziamento procederanno sostanzialmente in simultanea. «Si tratta di una rettifica e messa in sicurezza, grazie alla quale eviteremo strozzature e tortuosità», premette Pozzi mostrando le immagini del tracciato, ben più rettilineo di quello precedente e del quale “sopravviverà” solamente la tratta all’altezza di Gerrone, l’abitato al centro tra i due segmenti della “nuova” Sp 116. Una strada complementare, quest’ultima, i cui vertici saranno appunto Santo Stefano Lodigiano, da cui la provinciale correrà a sud-est fino a Mezzano di Sopra eliminando il vecchio tratto che dominava l’argine, e Caselle Landi, dove culminerà il secondo e più corto dei lotti, quello che da Cascina Prisaia arriverà appunto a Caselle Landi con allargamento della sede stradale in località Isola per circa 300 - 400 metri di lunghezza ed eliminazione di due curve pericolose grazie a un breve tratto nuovo di zecca. All’inizio, come alla fine del cantiere, gli operai realizzeranno due rotatorie di ingresso, dominate da una torre faro: e “bene illuminata”, assicura Pozzi, saranno tutti i 2,4 chilometri tra Santo Stefano e Caselle Landi, quale ulteriore punto di forza di un progetto che in omaggio alla sicurezza contemplerà anche la già citata funzione di strada alternativa a disposizione dei cittadini della Bassa per muoversi ed eventualmente evacuare in caso di esondazioni. Soddisfatto, l’assessore alla viabilità, trasporti e infrastrutture Nancy Capezzera ricorda anche il “grande pregio ambientale” del territorio interessato, l’argine maestro “liberato” e i benefici che questa e altre opere sono destinate ad avere nei prossimi vent’anni di viabilità della Bassa. Adesso, non resta che fare partire la gara e scaldare i motori alle ruspe: dopo tanti slittamenti, la Santo Stefano-Caselle Landi sembra davvero pronta a diventare realtà. Fonte: Il Cittadino
mercoledì 26 gennaio 2011
La Bassa battezza un’altra nuova strada - Il progetto per migliorare e rendere più sicura la tratta tra Santo Stefano e Caselle Landi diventerà realtà nel gennaio 2012 - A maggio il via ai lavori per riqualificare la provinciale 116
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