mercoledì 26 gennaio 2011

L’appello dei sindaci: la Paullese non basta - «Finanziate anche il prolungamento del metrò»

Dopo il completamento della Paullese, si dovrà lavorare anche sul prolungamento del metrò. L’appello dei sindaci, che vogliono tempi certi per le due opere più importanti del territorio, è stato accolto dalle province e dalla regione per quanto riguarda il completamento dell’ex statale 415. All’assemblea che si è tenuta lunedì sera presso la sala consigliare del comune di Pandino, il Pirellone, insieme a Provincia di Cremona e Milano, hanno concordato di unire le loro firme al documento che ieri è stato inviato al ministero dell’economia e delle infrastrutture per chiedere l’emendamento del decreto “milleproroghe”, in modo da inserire i fondi necessari alla riqualificazione dell’ex statale 415. L’emendamento è stato presentato lunedì dalla senatrice Cinzia Fontana. E il documento dovrà offrire lo strumento di sostegno, sulla carta bipartisan, da parte dei parlamentari del territorio delle tre province ma anche della Lombardia come proposto dall’assessore della provincia di Milano Giovanni De Nicola, presente in aula insieme al collega di opposizione Massimo Gatti, agli esponenti della giunta provinciale di Cremona Massimiliano Salini e Giovanni Leoni, all’assessore regionale Gianni Rossoni e ai parlamentari Cinzia Fontana, Erminio Quartiani e Luciano Pizzetti. Schierati i sindaci dell’asta della Paullese, coordinati dal primo cittadino di Pantigliate Lidia Rozzoni. Gli argomenti sono stati introdotti da quest’ultima, che ha precisato che per raddoppiare anche i secondi lotti della 415 servano 152 milioni di euro, che salgono a 170 milioni se si comprendono anche i semafori di San Donato. Il punto sulla situazione l’ha fatto Claudio Mazzola di Paullo. «Io sono fiducioso - commenta - perché abbiamo intorno al tavolo tutte le istituzioni del territorio. Io chiedo che la stessa determinazione con la quale sosteniamo l’emendamento la si trovi anche se non ci saranno risultati. Le province e la regione dovranno fare proposte concrete. La riqualificazione della M3 non è un’altra cosa. Con la Tem il traffico aumenterà del 50 per cento. Tra dieci anni, con un aumento del 2 per cento annuo, la Paullese anche riqualificata sarà già satura. La metropolitana è l’unica soluzione ». E se ciò non avverrà, suggerisce Gatti, è bene che si scenda in strada. «Come per la Paullese, occorre ora una forte mobilitazione dal basso della popolazione, dei comitati, delle associazioni e di tutti gli amministratori locali per evitare l’affondamento definitivo del nostro territorio che non può vivere senza la Paullese e la metropolitana, devastato dalla Tem», conclude Gatti. Fonte: Il Cittadino

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