lunedì 24 gennaio 2011

Maleo - «Chi non sa accettare il diverso si pone su una china pericolosa» - Grande partecipazione alla Giornata della memoria con i combattenti

«Ogni volta che non sappiamo accettare il diverso, ogni volta che abbiamo paura di lui, ogni volta che creiamo ghetti e discriminazioni, ogni volta che diamo credito al pregiudizio o abbiamo bisogno di inventarci un capro espiratorio su cui sfogare le nostre frustrazioni e fallimenti, noi ci poniamo sulla soglia di una china pericolosa, dove si sa da dove si parte ma non si sa dove può trascinarci». Con uno sguardo al futuro il parroco di Maleo don Enzo Raimondi ha ricordato le vittime dell’Olocausto, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, organizzata dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci del Basso Lodigiano (Federazione provinciale di Milano, Monza-Brianza e Lodi zona 28 e 29). Nella borgata malerina domenica si sono ritrovate le associazioni combattentistiche e le autorità civili e militari di tutto il Basso Lodigiano, in primis il sindaco di Maleo e presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni.Accompagnato dal corpo bandistico di Maleo, il lungo corteo ha sfilato dalla sede Ancr di Maleo fino in chiesa parrocchiale, per poi riprendere il cammino, tra le strade invase dal tricolore, verso il monumento dei caduti, dove è stata riposta la corona durante l’inno d’Italia.«Com’è potuto accadere tutto ciò e siamo sicuri che non accadrà più?» Questo il doppio interrogativo posto da don Enzo che ha parlato di «disumanità inaudita», ricordando innanzitutto le violenze subìte dal popolo ebraico, torturato in nome della razza, ma anche le violenze subìte da handicappati, zingari, omosessuali e dissidenti politici, tra cui sacerdoti e religiosi cattolici e infine ricordando le foibe, le epurazioni staliniane e, non più tardi di qualche anno fa, il genocidio nei Balcani.«Tutto questo ci pone il dovere morale di fare memoria», ha continuato don Raimondi, concludendo: «Cosa non ha spento la speranza allora e cosa può aiutarci a tenerla viva oggi? Il Signore e l’uomo che in Lui trova sostegno».Un applauso scrosciante ha fatto seguito alla lettura della preghiera dei combattenti e reduci per voce del presidente della sezione di Codogno Ancr Gino Reguzzi, che ha vissuto in prima persona il dramma delle violenze dei campi nazisti. Al suo fianco il presidente Ancr di Maleo Ruggiero Salvaderi e il consigliere Ancr Dante Sguazzi. «In questo giorno la commemorazione deve esser un invito per gli uomini liberi e per le nuove generazioni, a riflettere, - ha concluso il delegato di zona Ancr Giacomino Mario Marzi - affinché eventi così non si ripetano più e i sentimenti di pace, libertà e solidarietà non vadano perduti». Fonte: Il Cittadino

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