Recuperare uno dei gioielli architettonici di Maleo. È questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale leghista che punta al recupero della chiesetta di cascina Zoccola, rilanciando l’antico complesso come punto di interesse storico e culturale. Si tratta di una struttura che risale alla fine del Seicento: la sua storia in paese è seconda solo alla chiesa di Santa Maria Annunciata, situata accanto a Villa Trecchi.Il sogno del recupero del complesso architettonico è sfumato con l’ultimo bando regionale “Tutela per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale”, a cui la giunta Foroni aveva partecipato con altri comuni per la realizzazione e promozione di itinerari turistici per la fruizione sostenibile delle risorse culturali ed ambientali. Il bando però non ha dato i suoi frutti, ma l’amministrazione si dice pronta a ritentare con il bando aperto dalla Fondazione Cariplo che, a differenza del precedente però, non comprende l’aspetto relativo allo costruzione della ciclabile che avrebbe dovuto essere disegnata, recuperando e integrando quei tracciati campestri che lambiscono proprio cascina Zoccola.In questo modo la giunta Foroni avrebbe anche completato il sistema ciclabile collegando Maleo, Codogno e San Fiorano mentre verso Pizzighettone, Cavacurta e Corno Vecchio il centro di Maleo risulta già ben servito.Cascina Zoccola è riconosciuta come uno dei complessi architettonici fra i più caratteristici e antichi del territorio malerino, composto dalla casa padronale e da una piccola chiesetta, l’oratorio della Natività della Vergine, che risale al 1654. I proprietari avrebbero avanzato la loro disponibilità a cedere la chiesetta di cascina Zoccola in dono al comune, interessato a riqualificarla, facendone un punto di interesse all’interno del sistema ciclabile malerino. L’interesse pubblico insomma sarebbe quello di assicurare al territorio la sopravvivenza di una testimonianza storica, la chiesetta del 1650, da mettere in rete attraverso il percorso cicloturistico Maleo - Codogno - San Fiorano, che esiste già, come tracciato stradale, eccezion fatta per il tratto necessario a “bypassare” il tragitto che passa in mezzo alla cascina Nuova, che è una realtà agricola attiva. Ed è su questa scia che potrebbe svilupparsi un interesse privato nel recupero della cascina, tanto di tipo residenziale quanto più di tipo produttivo o commerciale, legato, per esempio, allo sviluppo di un agriturismo.«Quello che vale per il recupero di cascina Zoccola comunque vale anche per le altre cascine che si stanno ammalorando - ha continuato Bergamaschi - e che in assenza di interventi crolleranno». Sensibilità contenuta anche nel Piano di governo del Territorio, in fase di elaborazione, che nelle sue linee guida insiste proprio sul recupero delle cascine a fini residenziali o commerciali e produttivi, ma sempre nel rispetto del loro valore testimoniale. Fonte: Il Cittadino
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