Paullo - Paullese, immondizia galleggiante e discariche vicino alla “Tombona”

Immondizia galleggiante e discariche a ridosso della cascina Tombona: i rigagnoli sono stati trasformati in latrine a cielo aperto. «Le rive delle rogge - spiega Silvano Paterlini di Cittadinanza attiva - sono coperte di rifiuti. Addirittura verso Paullo, Tribiano e in parte a Mediglia, la gente, spesso persone in auto, si ferma e getta immondizia sulle rive o direttamente in acqua, tanto che si vedono i sacchetti galleggiare. Questa spazzatura, quando si aprono i sacchetti, finisce sul fondo, si deposita sulle rive coperta da terra. Francamente mi sembra uno spettacolo degradante che non può più continuare». I residenti chiedono più controlli anche per le aree verdi che si sono trasformate in vere e proprie pattumiere. «La raccolta delle cartacce - dice Paterlini - è puntuale nei parchi, in città, ma in quelle zone no: sono posti di confine, dove in teoria è la provincia che deve eseguire i lavori: in realtà la manutenzione delle rive avviene anche ma con pessimi risultati». In pratica l’erba viene tagliata, ma senza rimuovere prima l’immondizia. «Quel che avviene - continua Paterlini - è che il pattume viene triturato e si confonde con le rive. In tali condizioni non potrà più essere rimosso. Per quanto riguarda i rigagnoli, il fenomeno è addirittura inquietante. Alcuni rifiuti si «fermano» altri scorrono giù fino al comune più a valle. Ma di certo non spariscono». Bottiglie, fiumi di bottiglie di plastica, che s’intasano sotto i ponticelli facendo da tappo allo scorrere dell’acqua. E poi anche sacchetti che si adagiano sulle sponde, spaccati da nutrie e topi, perché il più delle volte all’interno c’è quello che resta da una cena in famiglia. «I roditori mangiano il cibo mentre gli altri rifiuti si depositano a terra - commenta Paterlini -: sinceramente di cosa si tratta è difficile dirlo, non sappiamo se tra l’immondizia si trovino anche rifiuti tossici. Quel che però è impressionate è il livello di inciviltà. I rifiuti, invece di essere smaltiti correttamente, si buttano in acqua come se i fossi fossero le pattumiere galleggianti di Paullo, Tribiano e Mediglia». Fonte: Il Cittadino