martedì 25 gennaio 2011

Porto Torres: marea nera arriva su spiaggia Stintino. Inchiesta accelera, attesi primi indagati

E' allarme anche a Stintino per la mare nera che ha raggiunto le spiagge di Pazzona e delle Saline. Sospinto dal vento di grecale, l'olio combustile fuoriuscito l'11 gennaio scorso dal terminal di E.On nello scalo industriale di Porto Torres, ha toccato infatti il litorale del centro turistico del nord Sardegna. "Stiamo monitorando la situazione e si sta lavorando per evitare un danno ambientale maggiore lungo la costa che possa anche tradursi in un danno di immagine - spiega il sindaco Antonio Diana - c'é la massima concentrazione da parte dei nostri uffici, siamo preoccupati. Speriamo che si tratti di pochi residui che potranno essere recuperati in breve tempo". Il Comune, già dal giorno dell'incidente al porto industriale, aveva attivato le squadre della Compagnia Barracellare per tenere sotto stretto controllo le spiagge stintinesi. E' stato l'Ufficio tecnico, questa mattina, ad avvisare il primo cittadino quindi l'assessore competente, Angelo Moschella, del ritrovamento di alcune zolle di catrame sulla spiaggia bianca di Pazzona. Il Comune ha quindi avvisato la Capitaneria di Porto Torres e la Provincia di Sassari. La multinazionale E.On ha inviato sulla spiaggia una squadra di operatori della Verdevita che si sta occupando di recuperare il prodotto, ritrovato anche in mezzo alla Posidonia spiaggiata. A mare la Capitaneria ha effettuato un controllo sino alle spiagge della Pelosa e della Pelosetta. A terra, gli uomini della Delegazione di spiaggia, guidati dal comandante Agatino Carciola, hanno perlustrato il tratto di costa. "Al momento - ha fatto sapere il comandante - non si segnalano altri ritrovamenti, mentre non è stata ancora quantificata la quantità di materiale rinvenuto".
INCHIESTA ACCELERA, ATTESI PRIMI INDAGATI- Potrebbero essere resi noti in settimana i nomi dei primi indagati nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Sassari per danno ambientale, aperta dopo l'incidente dell'11 gennaio scorso nello scalo industriale di Porto Torres. Il sostituto procuratore Paolo Piras, che nei giorni scorsi ha ricevuto una prima relazione da parte degli uomini della Capitaneria, sta focalizzando l'attenzione sulle cause della perdita di olio in mare, dovuta alla rottura di un tubo interrato nella banchina, conseguenza di un cedimento di una soletta. La banchina era stata collaudata il 24 luglio 2002 da una commissione formata da Capitaneria di porto, Genio civile opere marittime della Sardegna, Vigili del fuoco e Endesa Italia, la società allora proprietaria della centrale di Fiume Santo, oggi della multinazionale E.On. Intanto la marea nera non si ferma e arriva sul litorale di Stintino. Alcune zolle di catrame sono state ritrovate stamattina sulla spiaggia delle Saline e in quella di Pazzona. La squadra della società di bonifiche Verdevita è al lavoro per la pulizia, mentre a terra e a mare la Capitaneria di Porto Torres e gli uomini della Delegazione di spiaggia di Stintino stanno effettuando gli opportuni controlli. Fonte: Ansa.it

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