giovedì 13 gennaio 2011

San Donato - I quartieri mettono in discussione il Pgt - A Poasco gli abitanti chiedono un ambulatorio medico con il pediatra, un centro ricreativo e una scuola più grande - Da Certosa arriva un “no” alle costruzioni lungo la ferrovia

Fronte duro da parte del comitato di Certosa contro l’ipotesi di nuove edificazioni. Le aspettative dell’agglomerato urbano che sorge a ridosso della via Emilia hanno trovato sintesi nel parere, protocollato dal comitato civico nella giornata di ieri, alla bozza di Pgt (Piano di governo del territorio). La levata di scudi si è alzata in particolare contro il passaggio contemplato nel nuovo strumento di programmazione urbanistica, che prevede la possibilità di realizzare una palazzina nel lotto collocato in fondo a via Olona, sotto il cavalcavia di via Parri, ai confini con i binari del treno. I portavoce della zona fanno presente che su un’ipotesi del genere ha espresso grandi perplessità anche l’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), che in un passaggio della propria relazione ritiene «non condivisibile la scelta di ubicare tale costruzione nelle immediate vicinanze del trafficato cavalcavia di Via Parri ed in prossimità della linea ferroviaria». E nello stesso contesto «propone di non realizzare abitazioni nell’area AT.A4 (ovvero nella zona in questione)». Guardando alle prospettive gli esponenti della delegazione civica dal canto loro, per quanto riguarda la zona in questione, mettono in chiaro: «Riteniamo che essendo Certosa il quartiere con minor verde in assoluto, l’acquisizione con totale costo a carico del comune sarebbe comunque giustificata, ricorrendo per esempio ai seguenti oneri incassati dal comune stesso: la monetizzazione degli standard dell’ex Carta e Valori o altre importanti operazioni urbanistiche in corso (Campus Eni)». Altra questione riguarda il piano edificatorio per la ex Carte Valori contro il quale nei mesi scorsi comitato e cittadini erano saliti sulle barricate. Se la sigla della convenzione tra comune e operatore economico ha ormai dato certezze all’operazione immobiliare, i rappresentanti della zona cercando di intervenire sui correttivi ancora attuabili, lamentano che le aree standard non andranno a beneficio del loro contesto urbano, bensì saranno cedute in zona Monticello. Chiedono pertanto all’esecutivo di rivedere il piano «in modo da realizzare un maggior numero di parcheggi pubblici, anche sotto il piano-campagna, al confine con il campo di calcio dell’oratorio». L’idea punta alla realizzazione di posti auto «ricoperti da più di un metro di terra da coltivo in modo da contribuire all’incremento di verde pubblico del quartiere e ospitare comunque la pista ciclopedonale prevista». Infine, il capitolo conclusivo è dedicato al traffico e alla viabilità di un quartiere che su questa partita da tempo reclama attenzione. Per l’occasione i portavoce dei residenti, tornando a lamentare carenza di parcheggi e strade ingorgate da un traffico che nelle ore di punta scorre con difficoltà, rilanciano la loro proposta che in passato aveva visto alcuni cittadini mettersi a tavolino, in cerca di soluzioni ai disagi più pressanti in tema di strade locali. Questi i capisaldi di un sintetico, ma dettagliato documento in cui Certosa, attraverso alcuni tenaci suoi rappresentanti, ha detto la propria sul Pgt. Fonte: Il Cittadino

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