mercoledì 19 gennaio 2011

San Donato - I soliti ignoti ancora nella scuola: presi di mira gli erogatori di bibite - Il raid all’Omnicomprensivo consumato nella notte fra sabato e domenica

I soliti ignoti sono tornati a fare incetta di monete dai distributori di bibite collocati nell’istituto Omnicomprensivo. Il furto risale alla notte tra sabato e domenica, momento scelto per il blitz da alcuni malintenzionati che, a distanza di alcuni mesi, hanno preso nuovamente di mira il complesso di scuola superiore sandonatese. Sono passati dalle porte di sicurezza, facendo entrare in funzione l’allarme, che è suonato, mobilitando la società di guardiania. Ma quando sono arrivati sul posto i vigilantes, i responsabili del danneggiamento avevano già fatto perdere le loro tracce.Gli autori del raid si sono concentrati esclusivamente sui dispositivi per i momenti di ristoro, mettendo fuori uso sia quello del liceo Primo Levi, sia l’erogatore “gemello” ospitato nell’ala dell’Itis Mattei.Replicando l’incursione che risale al luglio scorso, i soliti ignoti si sono dileguati con un malloppo che dovrebbe aggirarsi sulla sessantina di euro, visto che i congegni vengono svuotati tutti i giorni, dunque si tratta di un bottino piuttosto “magro”. In compenso hanno lasciato gli alunni all’asciutto per qualche giorno, in attesa che i dispositivi vengano sostituiti o ripristinati.Gli erogatori infatti sono stati installati l’anno scorso, quando ha chiuso i battenti il bar, che in base alle prospettive dovrebbe essere riattivato qualora andasse in porto il progetto dell’insediamento dell’associazione Aiass, che dovrebbe ripristinare anche il punto di riferimento per le pause degli adolescenti.Al di là dei danni, tutto sommato contenuti, il nuovo episodio ha fatto tornare in primo piano anche il tema della sicurezza presso l’Omnicomprensivo. Gli accorgimenti individuati dai presidi hanno concorso a risolvere alcuni problemi, ma l’investimento di palazzo Isimbardi (sede della Provincia di Milano) per proteggere la scuola non è ancora andato in porto. Probabilmente verrà sostituito con l’apertura battenti di una sede di comando provinciale, che con la presenza di agenti dovrebbe garantire un presidio, evitando l’investimento di risorse in deterrenti sicuramente meno efficaci.Oltre infatti alle ruberie, che in passato talvolta hanno coinvolto anche biciclette e cellulari dei ragazzi, i dirigenti scolastici sono stati impegnati a lungo nella battaglia per tenere lontani spacciatori e sbandati dall’area del complesso dedicato alla formazione dei giovani del Sudmilano. Fonte: Il Cittadino

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