mercoledì 19 gennaio 2011

San Colombano - Si riaccende lo scontro sul fotovoltaico - Minoranze all’attacco in consiglio: «Per l’energia pulita non si può pensare di sacrificare l’ambiente» - Bocciata la proposta delle opposizioni di creare una commissione

I temi ambientali scaldano il consiglio a San Colombano. E a far discutere c’erano ancora il maxi impianto fotovoltaico in fase di realizzazione in località Cascina San Bruno oltre all’allarme amianto sui tetti della scuola media don Carlo Gnocchi e della palestra comunale. All’ordine del giorno della seduta di lunedì sera, infatti, c’erano due mozioni presentate dai gruppi di opposizione “San Colombano Domani” e “San Colombano dopodomani” e firmate dai consiglieri Pasquale Luigi Belloni, Maurizio Rugginenti, Lorenzo Brusati e Mauro Steffenini. A sollevare la discussione, la richiesta bocciata dal voto di una commissione consiliare temporanea che potesse emettere un regolamento ad hoc sull’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra. «Perché se la rincorsa alle energie rinnovabili è il futuro in tema di sostenibilità energetica e la tecnologia fotovoltaica consente di produrre energia pulita, non la si può considerare priva tout court di impatto sull’ambiente - hanno chiarito dai banchi dell’opposizione - e non è condivisibile quando è realizzata mediante impianti a terra su suoli liberi». «Qui a San Colombano abbiamo regolamentato persino quanti centimetri ci sono a disposizione delle insegne commerciali - ha argomentato sul tema Mauro Steffenini, capogruppo d’opposizione della lista “San Colombano dopodomani” - e la responsabilità della tutela del territorio spetta all’amministrazione». Al sindaco Gigi Panigada il compito di fare il punto sull’intervento di cascina San Bruno, in cui sta sorgendo il maxi impianto che, a regime, dovrebbe produrre 6 megawatt elettrici. «Tutto quello che c’è è stato fatto secondo le normative e gli indirizzi della Regione - ha puntualizzato il sindaco - : al comune non spettava il compito di autorizzare nulla». Il primo cittadino è poi tornato sull’iter autorizzativo, attualmente fermo dopo la prima udienza al Tar di Milano in cui la società Quotidia, in seguito al ricorso presentato da Legambiente, si è impegnata a chiedere un parere a regione Lombardia sulla necessità della Via (Valutazione d’impatto ambientale), come sostenuto da Legambiente che considera l’intervento come unico impianto e non come sette distinti interventi, tutti al di sotto dei 999 kilowatt, per i quali è sufficiente l’autorizzazione esistente. Dopo aver bocciato la commissione sul fotovoltaico, il consiglio, sempre con il parere contrario delle minoranze, ha votato compatta per non far passare la mozione anti amianto dei gruppi d’opposizione “San Colombano domani” e “San Colombano dopodomani”. Il documento invitava l’amministrazione al rifacimento del tetto della scuola media, palestra inclusa, entro il 2012 con la relativa sostituzione della copertura con pannelli fotovoltaici e lo smaltimento delle lastre esistenti di eternit. «Siamo al lavoro sul tema da tempo» ha chiarito l’assessore ai lavori pubblici Andrea Erba, che ha pure spiegato che il comune chiederà nuovi finanziamenti per lo smaltimento dell’amianto.Fonte: Il Cittadino

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