Entro il mese di giugno dovrebbero partire i lavori per la messa in sicurezza del castello Bolognini di Sant’Angelo. L’obiettivo è, ovviamente, la riapertura al pubblico della struttura. Lo hanno annunciato ieri il direttore della Fondazione Bolognini, Luigi Degano, e il presidente del Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), il senatore Romualdo Coviello. Quest’ultimo (in scadenza di mandato, salvo proroghe con una gestione commissariale) ha visitato ieri il maniero santangiolino, di proprietà del Cra, chiuso dal giugno 2007. Poi ha incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione. Presenti anche Giuliana Cornelio (nuova responsabile della sede di Lodi della regione Lombardia), Gianni Fadigati (funzionario della Regione), e i direttori delle sedi del Cra di Sant’Angelo, Lodi, e Treviglio, rispettivamente Maurizio Perenzin, Giorgio Giraffa e Carlo Bisaglia. I lavori, attesi entro giugno, riguardano l’adeguamento del castello alla normativa di sicurezza. In particolare sarà realizzato un sistema idranti, si interverrà sull’impianto elettrico (che sarà potenziato), verranno realizzati sezionamenti nella parte interrata del maniero per aprire le vie di fuga e, infine, si lavorerà anche alla sistemazione del tetto. L’importo complessivo dell’intervento è di circa 1 milione e 400mila euro che, in base a quanto indicato ieri, saranno coperti da finanziamenti della Fondazione Cariplo, della regione Lombardia e da risorse proprie della Fondazione Bolognini. «Dovremo terminare i lavori - ha sottolineato il direttore Degano - in circa due anni. Siamo in fase di realizzazione del progetto esecutivo, poi dovremo contattare le aziende accreditate presso la Soprintendenza». «A conclusione delle opere di messa in sicurezza - ha aggiunto Coviello - il castello potrà riaprire». Degano ha però aggiunto che si potrebbe anche riaprire (prima del 2013) progressivamente il castello, mano a mano che verranno terminati i vari lotti degli interventi. Prima di illustrare i lavori che dovranno partire in primavera, il direttore Degano ha accompagnato il senatore Coviello nella visita degli spazi che sono già stati restaurati. Si tratta dello scalone del Giardinone e della sala dei Cavalieri, a cui si aggiungono la realizzazione della sala Lidya e della scala antincendio interna al castello. «Sono soddisfatto dei primi interventi di recupero - ha commentato il senatore Coviello (che va ricordato, nel 2007 aveva chiuso il castello) - “il carro era infangato e ora va spinto in avanti”. Siamo disponibili a conservare questo grande patrimonio pubblico, ma abbiamo bisogno di recuperare altre risorse e per questo chiediamo sostegno alla Regione, che già ha dimostrato grande sensibilità. Il castello è ovviamente a disposizione del Pirellone per l’Expo 2015. Offriamo la struttura anche a comune di Sant’Angelo e provincia di Lodi, che peraltro possono concorrere alla sua manutenzione». Fonte: Il Cittadino
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