giovedì 3 febbraio 2011

Lodi - Le zone naturali si prendono la rivincita - Dalla Zerbaglia alla lanca di Comazzo limiti alle attività agricole, pesca e caccia: vietato sparare con pallini di piombo - Fissate nuove regole per proteggere i tesori del Parco Adda Sud

Nuove regole per proteggere i tesori del Parco Adda Sud. Dalla Bassa al Nord del Lodigiano, i siti di interesse comunitario (Sic) saranno ulteriormente protetti. Sarà vietato, ad esempio, sparare con i pallini di piombo, ma una regolamentazione è prevista anche per l’agricoltura e la pesca. Sono state fissate nuove regole ferree, inoltre, per il taglio degli alberi e per la gestione della fauna alloctona. Tutta l’area entra all’interno di “Rete natura 2000”. Nel circuito sono compresi i boschi e la lanca di Comazzo, il bosco e la garzaia del Mortone, la garzaia della cascina del Pioppo, le spiagge fluviali di Boffalora, la lanca di Soltarico, la Zerbaglia, la morta di Bertonico, l’Adda morta, il bosco Valentino, le garzaie del Parco Adda Sud e la morta di Pizzighettone. «Si tratta di aree di interesse comunitario - spiega il direttore del consorzio di gestione Riccardo Groppali -; siamo riusciti a fare studi di settore, per avere una tutela ulteriore delle aree individuate dalla Comunità europea. Fino ad oggi erano solo sotto il controllo del Parco. Grazie a un contributo di circa 150mila euro della Fondazione Cariplo, abbiamo pagato tre gruppi di lavoro e di studio. Gli esperti hanno inquadrato le aree, approfondendone gli aspetti naturalistici, dal punto di vista della flora e della fauna. In base alla normativa europea, in questo modo, sono ulteriormente tutelate. Il taglio degli alberi sarà maggiormente regolamentato, così come le attività agricole, di caccia e pesca. Non si potranno utilizzare i pallini di piombo che avvelenano gli animali. In base alla nuova regolamentazione, inoltre, potremo intervenire meglio per combattere le specie estranee al nostro ambiente, dalle nutrie alla pernice rossa. Rispetto alle prime, chiederemo alla provincia di Lodi, che ha competenza in materia, di intervenire di più con la campagna per l’allontanamento di questi roditori nelle aree della rete. Per quanto riguarda le pernici, invece, sarà proibita l’introduzione della specie. Con questa nuova rete ci saranno anche più possibilità per ottenere dei finanziamenti e quindi per riuscire a rilanciare davvero le aree. A chiederli - aggiunge l’esperto del Parco Adda Sud - saranno i proprietari stessi delle aree. Finalmente tutte le regole di governo del territorio sono finalizzate al suo miglioramento». Fonte: Il Cittadino

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