giovedì 10 marzo 2011

Dresano - Lavori a Dresano: trentamila euro per la ciclabile dei tre “broletti”

Una pista ciclopedonale più sicura per viale Lombardia a Dresano: l’intervento, che può rendere servizio utile anche alle vicine Casalmaiocco e Vizzolo Predabissi, è entrato nel bilancio 2011 con trentamila euro di stanziamento minimo. Si tratta di dividere meglio macchine, pedoni e bici nel lungo collegamento stradale che parte dalla 138 Pandina e arriva in zona Villaggio Ambrosiano-Madonnina, costituendo il primo accesso diretto a Dresano arrivando da Melegnano. In teoria l’operazione interessa ben tre broletti, dato che per una di quelle stranezze topografiche disseminate nello Stivale, viale Lombardia inizia a Vizzolo, poi fa un pezzo sotto potestà pubblica di Casalmaiocco (quindi in provincia di Lodi), per concludersi nell’abitato dresanese, che peraltro è l’unico vero quartiere raggiungibile dall’asse stradale. In pratica quindi il lavoro riguarda solo Dresano, che potrebbe stanziare le risorse affrontando eventualmente in un secondo momento la compartecipazione di altri municipi. «L’opera è comunque importante nell’ottica dell’anello ciclabile Melegnano-Dresano-Addetta - annota Vito Penta, vicesindaco e assessore al bilancio - perché la messa in sicurezza si innesterebbe nella rete ciclopedonale che negli ultimi anni ha interessato tutta la zona fra noi e l’Alto Lodigiano, da Villa Pompeiana a Melegnano». In viale Lombardia, a dire il vero, una sorta di pista ciclabile c’è già, tracciata con una spartana riga gialla che va dalle case in fondo al lungo rettilineo alla provinciale 138. La soluzione tuttavia è nel mirino per i limiti di sicurezza, visto che a pochi metri vanno e vengono camion diretti all’area produttiva mista intercomunale. Alcuni mesi fa anche le opposizioni consiliari avevano indicato l’assoluta necessità di procedere alla riqualificazione risolvendo un «buco» nella rete ciclabile del melegnanese che si trascina da troppi anni. Col preventivo 2011 dunque le ipotesi si affacciano e si orientano verso una separazione delle carreggiate. Il metodo per delimitare la sede riservata a pedoni e ciclisti potrebbe essere quello di una serie di “birilli”, o di archetti interrati, che segnalino la divisione fra auto e altri mezzi. «Ma il progetto non c’è ancora - precisa Penta - per il momento abbiamo solo la posta in bilancio». La spesa minima come detto è di 30mila euro, andando a “sconfinare” nei due territori limitrofi. Fonte: Il Cittadino

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