venerdì 11 marzo 2011

Smog, già 22 città "fuorilegge". Riparte il Treno Verde - L'iniziativa di Legambiente e Ferrovie dello Stato per l'informazione ambientale. Il convoglio ha iniziato il suo viaggio da Roma e toccherà nove capoluoghi di provincia. E con l'occasione sono stati resi noti dati che offrono una scenario sconfortante

E' Milano, con 56 giorni di superamento dei limiti consentiti per legge, la città più inquinata dalle polveri sottili. Seguono Torino con 54 giorni e Brescia con 51. Lodi è ancora nei termini, ma Modena, Pavia e Venezia, con 34 giorni, sono decisamente pronte a sforare. Quadro critico pure al Centro-Sud, con Frosinone che ha già superato di 48 giorni il limite consentito, seguita da Napoli e Pescara, che hanno raggiunto i 36. Anche altri grandi città come Roma e Firenze, con 29 e 28 giorni di sforamento, stanno per raggiungere il tetto massimo. In poco più di due mesi dall'inizio dell'anno sono già 22 i centri urbani che hanno sforato i limiti. Uno scenario triste, per correggere il quale anche nel 2011 Legambiente e le Ferrovie dello Stato rinnovano il tradizionale appuntamento con l'informazione ambientale su rotaia. Il Treno Verde, in partenza oggi da Roma, toccherà le città di Siracusa, Reggio Calabria, Bari, Salerno, Pisa, Genova, Brescia, Vicenza e Rimini. Per ogni tappa verranno analizzati la qualità dell'aria e i livelli di rumore, attraverso le rilevazioni condotte dal Laboratorio mobile dell'Istituto sperimentale di Rete Ferroviaria Italiana. Oltre al pm10, si ricercheranno nell'atmosfera tracce di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono. I risultati delle analisi saranno resi noti a conclusione di ciascuna delle nove tappe. I primi a salire in carrozza saranno i ragazzi delle scuole, perché la consegna del Treno Verde è quella di veicolare e divulgare ciò che lega tra loro consumi, sprechi energetici, inquinamento e cambiamenti climatici. Nel pomeriggio, porte aperte a tutti i visitatori. Gli orari vanno dalle 8.30 alle 13.30 per le visite delle scuole prenotate e dalle 16 alle 19 per il pubblico. L'ingresso è gratuito. I vari argomenti sono illustrati in tre carrozze diverse attraverso una mostra interattiva e tecnologie multimediali. Nella prima carrozza viaggia la mobilità sostenibile (leggi: trasporto su ferro), insieme ad alcune buone pratiche introdotte a livello comunale e regionale per decongestionare le strade dal traffico. Dal "pensare globale" all'"agire locale", il secondo vagone ospita invece le cause dei cambiamenti climatici e il funzionamento delle fonti di energia rinnovabile: dall'eolico all'idroelettrico passando per la biomassa, il fotovoltaico e l'idrogeno come vettore d'energia. Ma c'è anche lo studio energetico degli edifici, per costruire in 'verde'. Il percorso si conclude con la terza carrozza, dove prende posto una casa ecologica con soluzioni salva-clima e salva-energia che ciascuno di noi può adottare per ridurre le emissioni di gas serra (qui anche le nuove regole per la messa al bando dei sacchetti di plastica voluta dal Ministero dell'Ambiente dal 1° gennaio 2011). Non mancherà lo storico trofeo "Tartaruga" (guarda caso, vecchia denominazione di una locomotiva Fs da 200 km/h, ancora oggi in corsa), la particolare gara a cronometro tra diversi mezzi di trasporto dedicata alla mobilità urbana. In ogni città toccata dal Treno Verde le amministrazioni saranno chiamate a raccogliere la sfida della sostenibilità: dall'energia all'efficienza energetica fino al corretto smaltimento dei rifiuti. Il Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (Paes), che i singoli comuni redigeranno secondo le Linee Guida stilate dalla Commissione Europea, dovrà tener conto delle modalità con le quali le amministrazioni intendono ridurre le proprie emissioni di gas serra, includendo interventi nella sfera pubblica e privata. "Sul Treno Verde - spiega Rossella Muroni, direttore nazionale di Legambiente - saranno realizzate attività di educazione ambientale sulle tematiche del progetto "Clima in Comune 2011", sui piani e le buone pratiche in campo energetico attuate dalle amministrazioni locali. Il convoglio ambientalista  veicolerà e diffonderà il protagonismo degli enti locali rispetto a politiche ambientali che sappiano coinvolgere a tutti i livelli sia le aziende che i cittadini per la riduzione dei gas serra". "Lo sviluppo dei trasporti su ferro - sostiene Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo Fs - è l'unica realistica alternativa alla paralisi del trasporto stradale nelle grandi città e alla congestione delle arterie autostradali del Paese". Stando a quando afferma Moretti, il nuovo piano industriale delle Ferrovie contiene due sfide importanti a favore dell'ambiente: più merci sui treni e più convogli per i pendolari, specie nei grandi centri urbani. Secondo il numero uno delle Ferrovie, gli interventi sul settore cargo dovrebbero andare cioè a vantaggio dei grandi porti e degli interporti, dove la quantità di prodotti movimentati giustifica il traffico. Un modo per dire che un'eventuale futura riduzione dei terminali merci è da leggersi come intervento mirato. Anche per i pendolari il problema non è generale, perché gli intoppi veri sono nei flussi viaggiatori dalla provincia verso la grande città e non su tutte le linee. "In questo senso - dice Moretti - le Ferrovie dello Stato, con il sistema ad Alta Velocità tra Torino e Salerno, i nuovi contratti di servizio con le Regioni e i due miliardi di investimenti, di cui tre quarti autofinanziati, per l'acquisto di nuovi convogli al servizio dei pendolari, stanno facendo la loro parte. E la fanno anche organizzando da oltre 20 anni la campagna di informazione e sensibilizzazione del Treno Verde". Fonte: La Repubblica.it

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