Tangenziale est esterna, il nuovo capitolo di una lunga storia si è chiuso ieri con un panorama chiaro: l’autostrada va avanti, si lascia dietro il progetto definitivo e i cantieri sono un po’ più vicini. Forse per fine 2011. Ma fra i comuni interessanti appaiono ben definiti due partiti. I favorevoli, primi fra tutti Melegnano e l’area santangiolina, ovvero quelli che in qualche modo vedono in Tem il toccasana di un traffico disperatamente fuori controllo; e i contrari, in qualche caso “contrari duri”, capitanati dal battagliero coordinamento dei sindaci della Paullese, ovvero gli “scippati» proprio dei lavori sulla Sp 415, inchiodati da finanze disperatamente piangenti.Ecco i verdetti usciti dall’ultima conferenza di servizio convocata in Regione dopo due intensi mesi di lavoro di compasso sul “progetto definitivo” dell’autostrada. Il coordinamento della Paullese è tornato a casa convinto più che mai a mettersi di traverso; con tanto di marcia sul Pirellone, sembra di capire, visto che come chiarisce il sindaco di Paullo Claudio Mazzola «a bloccare la 415 renderemmo ancora peggiore la sofferenza quotidiana dei nostri pendolari. Che cosa dobbiamo pensare di questa autostrada? Che nasce portando dentro un errore fatale: l’avere sottovalutato le criticità che contano davvero per cercare consenso in quelle che contano meno. In altri termini, aver lasciato il potenziamento della Paullese in mezzo alle chiacchiere e alle soluzioni immaginarie per andare a portare il raddoppio, rispettabilissimo ma non così prioritario, della “Santangiolina” a Castiraga Vidardo o simili. Secondo me dovrebbe essere la stessa Tem a parlare chiaro con la Regione e con la Provincia di Milano. I primi danneggiati dalla Paullese incompiuta sono i manager di Tangenziali esterne».« Siamo alla fase conclusiva - annota invece con completo cambio di registro l’assessore Raffaele Cattaneo, titolare delle infrastrutture ed omologo regionale del vice ministro Roberto Castelli, pure lui presente alla conferenza -: il percorso è stato lungo, partecipato e nel complesso positivo. Quando siamo partiti c’erano 40 enti su 42 contrari. Oggi, grazie al lavoro fatto, su 30 enti intervenuti raccogliamo 22 favorevoli comprese le tre province. L’importanza dell’opera è stata recepita, in un quadro in cui ogni giorno le tangenziali di Milano sopportano 160mila veicoli».Nell’area lodigiana, toccata complessivamente per 9 chilometri di tracciato, ieri però si è aperto uno “strappo”: Zelo Buon Persico si tira fuori dal fronte “sì alla Tem” e vota globalmente contro la tangenziale. Infuriata l’assessore provinciale ai trasporti Nancy Capezzera: «Con questa giravolta hanno sconfessato mesi di lavoro fatto assieme alla Provincia, utilizzando il nostro personale tecnico e sottoponendo ogni tipo di richiesta. Non so dove vogliano andare con idee provocatorie come l’interramento dell’intero percorso in superficie comunale, ma di certo a noi esecutivo provinciale non hanno diritto di chiedere più niente: hanno danneggiato il lavoro d’insieme di tutto il Lodigiano, riconosciuto anche dall’assessore Cattaneo».Fonte: Il Cittadino
giovedì 14 aprile 2011
La Tem apre la guerra Paullese-Lodigiano. La conferenza di servizi fa avanzare l’autostrada, soddisfatti Melegnano e i “santangiolini”, rabbia e minacce dal Sudmilanese. Ma anche Zelo si accoda al “fronte del no” e Capezzera s’infuria
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