Schiuma bianca e lunghe scie scure nel tratto urbano del fiume. A lanciare l’allarme sull’inquinamento dell’Adda è il presidente dell’associazione Num del Burgh, Gino Cassinelli: «Per quasi due anni il corso d’acqua è rimasto davvero pulito, pareva un ruscello da quanto era trasparente. Invece sono dei mesi che noto della melma, aloni scuri sui sassi e macchie di schiuma. Viene il sospetto che ci siano stati degli scarichi abusivi oppure ci siano degli altri problemi. Una situazione che invoca un intervento delle autorità per fare chiarezza su quanto sta succedendo, anche perché l’Adda è uno dei nostri più grandi patrimoni come città, che andrebbe maggiormente valorizzato».Le “macchie” sono state avvistate dove si trova la briglia fluviale. Nelle vicinanze della cascata i volontari di “Num del Burgh” hanno infatti documentato l’acqua torbida, aloni neri lasciati sui massi e intere zone dove la schiuma appare un concentrato di sostanze non naturali.«Ovviamente tutto questo andrebbe verificato nei dettagli - continua Cassinelli, da anni vero «lupo di fiume» e ora con l’associazione sta gestendo la Casotta in riva destra, a valle del ponte - io ho solo osservato come stanno andando le cose in uno dei tratti più affascinanti del nostro fiume, purtroppo adesso rovinato da questi inquinanti. Eppure è una zona che è davvero stupenda, ora interamente fiorita sopratutto nella parte che si trova all’Isolabella, andando verso il ponte della tangenziale». Qui è stato portato avanti dalle istituzioni un intervento di posa di nuovi alberi ed è stato anche realizzato un grande parco per poter apprezzare il Lungo Adda. «Io spero sempre che tutta quest’area sia valorizzata come merita, è uno spazio unico, che dal punto di vista naturalistico offre tantissimo - dice Gino Cassinelli - Basta fare una passeggiata per poter aver conferma di questo. È un patrimonio immenso che andrebbe difeso di più, per evitare che immondizia o sostanze nocive possano rovinare il paesaggio».Un luogo davvero bellissimo, per coloro che si muovono su una barca e per quelli che passeggiano sulle sponde. Fonte: Il Cittadino
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