lunedì 4 aprile 2011

Melegnano - «Lambro infestato dai pescatori di frodo» - Secondo gli ambientalisti si tratta di Est europei che infestano anche il bosco del Montorfano con bivacchi. Il Wwf chiede al sindaco di intervenire con un’ordinanza più dura

A Melegnano torna l’allarme pescatori di frodo nel Lambro. Palazzo Broletto corre ai ripari: «Polizia provinciale e nuova ordinanza contro i trasgressori». Tra sabato e ieri un gruppo di pescatori ha nuovamente preso di mira la sponda del Lambro dal lato del bosco di Montorfano, oasi naturale protetta nel quartiere omonimo nella periferia est di Melegnano, dove pure esiste un’ordinanza ad hoc che vieta la pesca. L’ennesima denuncia è arrivata dai rappresentanti del Wwf e del Bradipo, le due associazioni che gestiscono l’oasi naturalistica. Non è neanche l’ultima, se è vero che gli ambientalisti sovente denunciano casi legati alla pesca illegale in una zona in cui non è consentita.«Soprattutto nei finesettimana i pescatori di frodo sono diventati i veri padroni del bosco di Montorfano - ha confermato la presidente del Bradipo Erminia Mandarini -. Sin dalle prime ore del mattino, infatti, piazzano le loro canne da pesca sulle sponde del Lambro, dove rimangono sino al tardi pomeriggio».I pescatori abusivi erano stati avvistati addirittura all’indomani del 23 febbraio 2010, quando il Lambro era stato coinvolto nel disastro ambientale che aveva visto lo sversamento nelle sue acque di migliaia di litri di idrocarburi tossici. «Eppure il pesce pescato non è commestibile, dato che il Lambro non è certo un fiume pulito - ha incalzato Mandarini -. Dopo aver pescato, poi, è nata l’abitudine di accendere i fuochi, probabilmente per far cuocere i pesci». I protagonisti di questi “happening” illegali sarebbero soprattutto giovani dell’Europa dell’Est, che sono soliti radunarsi nel bosco di Montorfano per organizzare veri e propri pic-nic. «Solo la scorsa settimana - ha ripreso la responsabile del Bradipo - ho recuperato decine di bottiglie che, dopo aver concluso il festino in riva al fiume, i pescatori abusivi avevano abbandonato nel bosco di Montorfano. E ovviamente con l’arrivo della bella stagione questi fenomeni sono destinati a diventare sempre più frequenti. Invitiamo quindi le autorità preposte ad un controllo più attento dell’oasi naturalistica».L’assessore al Parco sud Denis Zanaboni non si è nascosto la problematica. «Chiederemo a palazzo Isimbardi di intervenire con la polizia provinciale, che potrà supportare le forze dell’ordine presenti in città - ha ribattuto l’assessore -. Inviteremo poi il sindaco Vito Bellomo ad integrare l’ordinanza in materia, che ad oggi punisce i trasgressori con una semplice sanzione amministrativa. Il nuovo provvedimento potrebbe invece prevedere anche il sequestro del materiale usato per la pesca abusiva».  Fonte: Il Cittadino

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