venerdì 8 aprile 2011

San Donato - Case in edilizia convenzionata, si pagherà il diritto di proprietà - Il consiglio, con l’eccezione di Forenza, approva la delibera: «Scelta inevitabile»

L’eliminazione del vincolo trentennale per la rivendita sul libero mercato delle case realizzate su aree 167 ha avuto come unico “avversario” il capogruppo di minoranza Francesco Forenza. In particolare, a far esplodere la miccia da parte del consigliere di opposizione è stato l’esborso di alcune migliaia di euro che verrà richiesto ai nuclei che decideranno di aderire alla procedura. In primo piano torna dunque la cancellazione del paletto che impone ai proprietari degli alloggi realizzati su lotti di edilizia economico - popolare di attendere, per mettere in vendita a libero prezzo il proprio immobile, che scadano i trent’anni dalla data della convenzione. La partita riguarda circa 1600 famiglie di San Donato, che hanno colto l’opportunità di passare dal diritto di superficie alla proprietà piena del proprio immobile. Queste da ora in avanti, nel caso volessero vendere la casa, saldando l’esborso previsto potranno realizzare il valore dettato dal mercato, che in base alle stime in alcuni casi è circa il doppio rispetto ai tetti imposti dalla normativa per gli immobili ex 167. Gli interessati a questo punto dovranno presentare una richiesta e pagare la somma fissata, in base anche ad un recente passaggio in consiglio comunale. A capeggiare la discussione su un tema tecnico, ma dai risvolti decisamente concreti, in effetti è stato solo il capogruppo della lista civica “L’altra San Donato”, Francesco Forenza, il quale ha ricordato nell’occasione la promessa fatta dal sindaco Mario Dompé in campagna elettorale riguardo l’eliminazione gratuita del vincolo. Tanto, che sulla tappa in aula, che ha incassato ampio consenso, sfiorando l’unanimità, Forenza ha assunto una posizione di distinguo anche rispetto alla minoranza di centrosinistra, votando contro la delibera. La giunta dal canto suo ha messo nero su bianco che la strada imboccata era l’unica a disposizione, in base ai termini di legge, per sgomberare il campo dall’ostacolo. Ma secondo lo stesso consigliere Forenza le opportunità per non toccare i portafogli dei sandonatesi c’erano e potevano essere messe in pratica. Fonte: Il Cittadino

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