mercoledì 4 maggio 2011

Codogno - Cemento e consumo dei suoli, nuove ricette contro il degrado - Un climatologo e un ambientalista a confronto alla Energyca

«I capannoni vuoti sono un monumento allo spreco, non servono più all’occupazione e diventeranno solo un costo». Così il climatologo Luca Mercalli nel video “Il suolo minacciato”, realizzato da WWF Parma e Legambiente Parma e presentato sabato pomeriggio presso l’azienda Energyca di Codogno. Il gruppo culturale Scirocco vi ha organizzato un incontro sul consumo del suolo, quel suolo fertile non diverso tra Emilia e Lombardia e che permette considerazioni simili da parte dei protagonisti del video girato nelle campagne attorno a Fidenza e degli stessi spettatori intervenuti per l’occasione a Codogno. La terra delle nostre zone infatti, in una classificazione che va dal valore 8 (il deserto) all’1, è la migliore al mondo: basta un seme perché spunti vita, rigene tutti i rifiuti biologici e non, permette la ricostituzione delle riserve di carbonio. Eppure l’espansionismo edilizio - giustificato dallo sviluppo negli anni Sessanta e Settanta - appare oggi avere fini puramente speculativi, che sfruttano l’aumento di valore di un terreno trasformato da agrario in edificabile. Anche di questo tratta “Le conseguenze del cemento”, una raccolta di casi reali che il giornalista di «Altraeconomia» Luca Martinelli ha presentato al termine del video: cave abusive fatte passare per laghetti di pesca sportiva (ben 46 documentate solo in Lombardia), la vicenda del quartiere Santa Giulia alla periferia sud di Milano (tra Rogoredo e San Donato), nuove destinazioni di terreni che permettono alle banche di rinegoziare i debiti. Di consumo sostenibile in città ha invece parlato il vice direttore nazionale di Legambiente Andrea Poggio che ha presentato il libro scritto con Maria Berrini “Green life: guida alla vita nelle città di domani”. Certo le case ecologiche in Cina, gli eco quartieri di Amburgo o la bike city di Vienna, il nuovo grattacielo progettato da Renzo Piano con soli 40 posti auto per car sharing e disabili, sono esempi ammirabili. Ma anche a livello locale sarebbe possibile realizzare piccoli grandi passi. Afferma Poggio: «Un’alleanza tra pubblico e privato, il recupero dell’esistente, acqua rifiuti energia e trasporti a basso consumo e un mix sociale», consentirebbero la sostenibilità economica ed ambientale anche nel nostro territorio. Fonte: Il Cittadino
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