mercoledì 27 luglio 2011

Bertonico - Ventitrè cicogne in un campo

Ventitrè cicogne in un colpo solo. Era da tempo che non si assisteva a uno spettacolo così nella Bassa. Domenica, intorno alle 18, le persone che transitavano sulla provinciale 27, a pochi passi dal centro abitato, si sono trovate di fronte a due gruppi di animali. «Lo scenario era affascinante - commenta un passante - e non ho esitato a riprenderlo con la macchina fotografica. Alcune cicogne portavano una fascia di riconoscimento, probabilmente si trattava di animali appartenenti a qualche centro di reintroduzione. A pasteggiare nel campo, allagato dagli acquazzoni dei giorni scorsi, c’erano anche fagiani e aironi guardabuoi. Ho visto persino una poiana planare sull’erba.
Le cicogne erano molto diffidenti. Hanno scelto, infatti, il lato di campo più nascosto dalla provinciale, vicino al mais, per rifornirsi di cibo. Rigorosamente divise in due gruppi, sembrava quasi che fossero effettivamente due nuclei distinti, uno stanziale e uno selvatico, sulla linea della rotta migratoria. Era da un po’ che da queste parti non si vedevano così tante cicogne in una volta sola. A giugno era stato ripreso un gruppo di 20 animali, ma si trovava sulle colline di San Colombano». Dal 2001 a Castiglione è attiva la stazione di ambientamento della cicogna bianca, collocata all’interno del centro visite del Parco Adda Sud. Da allora sono state rilasciati in natura una ventina di uccelli adulti e altrettanti sono i pulcini nati all’interno del progetto. «Siamo soddisfatti - commenta il direttore del Parco Riccardo Groppali -, effettivamente era da un po’ che non si vedevano così tante cicogne da noi. Lo scopo della stazione di ambientamento di Castiglione di attirare cicogne di passaggio sta funzionando bene. Tra poco trasferiremo al parco ittico di Zelo, invece, le due cicogne che abbiamo in voliera al centro l’Ortica di Corte Palasio (dove nel dicembre 2008 sono morte avvelenate le prime 6 introdotte, ndr). A dettare il trasferimento della stazione di ambientamento sono sostanzialmente ragioni di ordine gestionale. Per il trasloco però dobbiamo aspettare: due cicogne selvatiche, infatti, hanno fatto il nido proprio sopra le voliere, quindi dobbiamo attendere che le uova si schiudano. Le coppie selvatiche che hanno nidificato al centro di Castiglione, invece, sono due; il processo si è innescato ed è positivo, speriamo che continui». Per il momento però, con i tagli ai finanziamenti annunciati, non sono in vista nuovi progetti di reintroduzione animale. «È difficile immaginare qualcosa di nuovo - commenta Groppali -, continuiamo, invece, con il progetto sulle testuggini di palude, anche se queste ultime ci mettono anni prima di riprodursi e bisognerà attendere ancora un po’ prima di vedere qualche piccolo di tartaruga». Attualmente sono una trentina gli esemplari di tartaruga palustre reintrodotti, in un’area ricavata al centro di Corte Palasio anche grazie all’impegno della biologa del Parco Elisa Votta, prematuramente scomparsa pochi mesi fa. La tartaruga autoctona, scientificamente Emys orbicularis, è nella “lista rossa” degli animali in via di estinzione. Anche se sono una specie minore, rappresentano un importante elemento di biodiversità e recuperarli al nostro ambiente è fondamentale.Fonte: Il Cittadino
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