martedì 12 luglio 2011

A Brembio apre la centrale del futuro

Un megawatt di elettricità prodotta da biogas con recupero dell’energia termica per le serre e depurazione del digestato dai nitrati: può raggiungere un’efficienza del 96 per cento l’impianto di biogas di Brembio Energie, inaugurato ufficialmente ieri mattina alle 11.30 a Brembio. Alla cerimonia erano presenti il sottosegretario del ministero dell’Agricoltura Roberto Rosso, il prefetto Peg Strano Materia, il presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni, il sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi e altre autorità civili e militari della provincia.
A fare gli onori di casa nella nuova centrale c’erano il presidente di Brembio Energie Antonio Andena insieme a Rocco Zanetti, amministratore delegato di Bioelettra, partner tecnologico dell’iniziativa. «È un impianto che ci dà la possibilità di risolvere il problema dei nitrati posto a livello di Unione europea - ha detto il presidente di Brembio Energie e agricoltore di Brembio Antonio Andena -. Oggi per noi è un traguardo importante». In Brembio Energie partecipano cinque agricoltori di Brembio, un agricoltore friulano e i partner industriali Bioelettra e Power Venture. L’operazione è costata circa 10 milioni di euro, di cui un milione è finanziato dalla Regione Lombardia. «Siamo orgogliosi di avere sul nostro territorio un impianto del genere, unico in Europa forse - ha continuato il primo cittadino di Brembio Giuseppe Sozzi -. SI fa innovazione e occupazione, e lo si fa in momenti difficili, anche grazie all’unità d’intenti delle istituzioni che hanno collaborato per questa iniziativa». Anche perché un impianto del genere si colloca bene all’interno di quella filiera agro energetica d’eccellenza su cui punta la provincia di Lodi. «Questo intervento è un ottimo esempio di come la Provincia di Lodi vuole sviluppare il settore agro-energetico, favorendo le energie senza penalizzare l’agricoltura», ha ricordato il presidente Pietro Foroni. Un impianto davvero unico nel panorama nazionale. «Abbiamo delle serre in cui la coltivazione dei pomodori avviene senza terra, in assenza di substrato, una soluzione sviluppata in sette anni di ricerche, recuperiamo la parte termica oltre a produrre energia pulita, e recupereremo pure l’anidride carbonica dall’impianto di cogenerazione - ha spiegato l’ad di Bioelettra Rocco Zanetti -. Oggi abbiamo un livello d’efficienza del 75 per cento circa che potrà arrivare fino al 96 per cento». Esempio di eccellenza che può essere anche pietra di paragone a livello nazionale. «Non tutte le energie alternative sono equivalenti - ha spiegato il sottosegretario Roberto Rosso -. Ci sono quelle che sostituiscono le colture, e sono delle aberrazioni. Qui si risolvono i problemi degli agricoltori relativamente ai nitrati, non si consuma nulla in termini energetici, si avvia la coltivazione di pomodori. Un impianto come questo dovrebbe essere valorizzato». Al termine dei discorsi e dopo il taglio del nastro ufficiale, la delegazione delle autorità insieme al pubblico e agli operatori ha compiuto un breve giro conoscitivo della struttura.Fonte: Il Cittadino
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