Gli spazi comunali divisi in due tra lo storico palazzo Broletto e la
prestigiosa palazzina Trombini. E la polizia locale spostata nella sede
Inps. Palazzo Broletto vara la rivoluzione degli edifici pubblici. Il
Piano di governo del territorio (lo strumento destinato a ridisegnare la
fisionomia di Melegnano), che stasera l’amministrazione comunale
presenterà ufficialmente alla commissione urbanistica, dedica un
apposito capitolo alla città pubblica, all’interno del quale non mancano
una serie di clamorose sorprese.
Nei piani del centrodestra alla guida
di Melegnano, infatti, c’è la cessione degli spazi comunali in piazza
XXV Aprile, che oggi ospitano il comando della polizia locale e il
quartier generale dell’ufficio tecnico. I vigili urbani traslocherebbero
a metà di via Martiri della Libertà nella palazzina dove ha sede
l’Inps, i cui uffici rimarrebbero comunque all’interno dello stabile. La
polizia locale occuperebbe infatti un’altra ala dell’edificio di
proprietà comunale, che attualmente non risulta utilizzata. Quanto
all’ufficio tecnico, invece, l’amministrazione vorrebbe spostarlo nel
municipio di palazzo Broletto che in tal modo, con la presenza dei vari
uffici amministrativi, diventerebbe la sede operativa del comune. Mentre
gli uffici del sindaco, del presidente del consiglio comunale, degli
assessori e dei vari gruppi consiliari sarebbero trasferiti al primo
piano della prestigiosa palazzina Trombini che, anch’essa di proprietà
comunale, diventerebbe di fatto la sede di rappresentanza
dell’ente.«Vogliamo avviare un processo di concreto recupero e
sostanziale razionalizzazione degli edifici comunali, molti dei quali
versano in uno stato di perdurante degrado - ha dichiarato il sindaco
Vito Bellomo -. Basti pensare alla sede Inps di via Martiri della
libertà o a quella dell’ufficio tecnico in piazza XXV Aprile, che si
trovano in condizioni sempre più deficitarie». La palazzina Trombini è
invece chiusa da più di un anno, periodo durante il quale si è parlato
di una possibile destinazione socio-sanitaria a cura della Fondazione
Castellini. «L’ipotesi non è del tutto tramontata, ma deve fare i conti
con una serie di problemi di non poco conto - ha chiarito il sindaco -.
Di qui la soluzione della sede di rappresentanza dell’ente, che nella
splendida sala Marchini potrebbe ospitare gli stessi consigli comunali.
Il tutto completato al piano terra da un paio di sale aperte agli eventi
delle associazioni e dei vari movimenti locali. L’obiettivo - ha
ribadito Bellomo in conclusione - è quello di garantire nuovi servizi ai
cittadini senza realizzare ulteriori spazi comunali, ma puntando invece
sulla riqualificazione degli esistenti. Durante la fase di attuazione
del Pgt, poi, valuteremo come rendere concreta questa rivisitazione
degli edifici pubblici».Fonte: Il Cittadino