Il comitato di Certosa sollecita alle istituzioni risposte concrete,
intanto Rifondazione comunista ha messo al corrente i residenti della
battaglia politica in atto per la messa in sicurezza della scuola di via
Greppi. Partendo dalle istanze rilanciate dalla delegazione civica,
dopo l’episodio del settantenne che martedì si è sbottonato i pantaloni
di fronte a madre e figlia, chiedendo loro di avere un rapporto
sessuale, i portavoce della zona tornano a chiedere all’esecutivo di
centrodestra un programma di investimenti che possano anche andare a
vantaggio della sicurezza. «La polizia locale ha fatto molto in termini
di controlli - spiegano gli interlocutori della zona -, ma attendiamo
che il comune investa i 300mila euro previsti per migliorare l’assetto
urbano con opere che possano anche fungere da deterrenti in tema di
sicurezza, migliorando ad esempio la visibilità di parchetti, nonché di
altri punti di incontro e passaggio».Inoltre, è emerso che un altro
pensionato, sempre nella stessa zona, nei mesi scorsi ha allungato le
mani su una signora, che stava salendo in macchina. E ieri, le voci che
si rincorrevano tra il dedalo di vie dell’agglomerato urbano, che
risente anche di una situazione di isolamento rispetto al resto della
città, parlavano di recenti furti di biancheria intima femminile appesa
ad asciugare in un balcone al primo piano di un caseggiato. Se
l’attenzione proprio nelle scorse settimane è stata puntata sui bulgari
che frequentano il parchetto e sui senza tetto che pernottano nelle aree
pubbliche dello stesso isolato, l’attenzione a questo punto si sposta
su un altro fenomeno. E il caso ha portato a galla anche altre
segnalazioni. Intanto, riguardo al fatto di martedì, l’assessore alle
pari opportunità, Ilaria Amé, commenta: «La campagna di
sensibilizzazione che abbiamo portato avanti sul territorio sta dando
buoni esiti. Lo dimostra la collaborazione dei cittadini i quali,
sentendo le urla della donna, hanno subito lanciato l’allarme alle forze
dell’ordine, che intervenendo tempestivamente sono riuscite ad
individuare il responsabile. Questo vuol dire che siamo sulla giusta
strada. Proseguiremo, in collaborazione anche con altri comuni, a creare
una rete sempre più forte che fa leva sulla sinergia della società
civile». Mentre Rifondazione comunista nei giorni scorsi ha diramato una
missiva alle famiglie dei piccoli utenti della scuola di via Greppi,
dove mette al corrente i diretti interessati del pressing politico
condotto per il ripristino del giardino della struttura, che attualmente
è inutilizzabile, a cui si aggiunge l’interrogazione che punta a far
chiarezza sul crollo di una parte di intonaco del controsoffitto sempre
nello stesso edificio. Infine, rimanendo nella stessa parte di San
Donato, che resta in primo piano, rimane aperto anche l’annoso disagio
dei rifiuti ingombranti, con nuovi esempi che risalgono ai giorni
scorsi, di altri mobili lasciati impropriamente sui marciapiedi che
fronteggiano le case.Fonte: Il Cittadino