Non c’è pace per le farmacie. Un’altra ondata di rapine ha interessato
San Donato e San Giuliano dopo le battute d’arresto d’inizio estate. La
terza nel giro di dieci giorni è stata compiuta in via Parri a San
Donato, alla Farmacia San Carlo. Il raid è avvenuto qualche minuto dopo
le 18 di mercoledì: due banditi con il volto coperto da una sciarpa sono
entrati nel punto vendita. Mentre uno è rimasto più defilato, l’altro
ha puntato una pistola contro i presenti e ha intimato di consegnare il
denaro riscosso. Poche parole, pronunciate a bassa voce con un tono che
non ammetteva repliche. Questione di pochi secondi: il tempo di
arraffare circa 400 euro e scappare, chissà dove e con quale mezzo. «Non
abbiamo avuto il tempo di vedere se i rapinatori avessero un mezzo di
trasporto fuori - spiega la dottoressa -, è stato tutto così rapido.
Abbiamo, chiamato i carabinieri, ma non c’è stato verso di bloccare i
rapinatori. Purtroppo, lo sappiamo, le farmacie sono nel mirino di gente
armata che viene a fare cassa». Gli episodi cominciano a moltiplicarsi e
diventare preoccupanti. In primavera era finito in manette lo
specialista delle rapine in farmacia, una trentina almeno di colpi alle
spalle tra Milano, Peschiera, San Giuliano, ma anche il bandito dei
negozi che si è concentrato tra Melegnano, Carpiano, Vizzolo Predabissi e
San Giuliano. Arresti rispetto ai quali ha fatto seguito un periodo di
relativa calma, che nell’arco di dieci giorni si è interrotto tra San
Donato e San Giuliano dove è tornato l’allarme. La paura è che si tratti
ancora di rapinatori seriali, che evidentemente non si fermeranno.
Seguono un copione con poche varianti per agire: nell’ultimo blitz i
rapinatori si sono posizionati al di fuori della farmacia, a piedi, in
attesa che il negozio si svuotasse. E quindi hanno fatto irruzione,
trovando all’interno solo la farmacista e un dipendente, entrambi inermi
di fronte alla pistola spianata. Ci hanno messo meno di tre minuti per
intascare il bottino e fuggire. Fortunatamente senza toccare i
dipendenti e senza fare danni. Una rapina lampo che però ha reso
impossibile anche il riconoscimento dei due protagonisti, nascosti al
volto con delle sciarpe. Apparentemente delle persone anonime, di
altezza normale, uno più alto e l’altro più robusto. Sono stati ripresi
dalle telecamere interne i cui filmati verranno consegnati agli
investigatori. E all’esterno c’è anche una telecamera comunale che
potrebbe aver ripreso i momenti precedenti al colpo inquadrando i
banditi “senza maschera”. L’altro particolare è che sicuramente si
tratta di italiani, com’era stato solo qualche giorno prima a Sesto
Ulteriano, dove si è consumata una rapina di banditi in sciarpa e armati
di pistola, senza inflessioni dialettali. Tutti elementi che dovrebbero
imporre una direzione ben precisa alle indagini.Fonte: Il Cittadino