«Fra tre anni qui sarà come Hollywood». Il vicesindaco di Melegnano
Enrico Lupini utilizza una battuta per tirare un sospiro di sollievo.
«Il via libera alla Tem e l’approvazione delle opere collegate per la
nostra zona è una boccata d’ossigeno - continua l’amministratore, che
possiede anche la delega all’urbanistica -, perché finalmente non ci
sarà più il passaggio dei camion nei centri abitati.
Il Cipe (Comitato
interministeriale per la programmazione economica) ha finalmente
sbloccato tutto e, stando a ciò che ci hanno comunicato nell’ultimo
tavolo, gli interventi collegati alla Tem rappresentano un investimento
di circa 90 milioni».Il vicesindaco Lupini spiega che il Sudmilano vedrà
la nascita della bretella Cerca-Binasca, per un costo di circa 26
milioni di euro. A cui si aggiungerà il raccordo tra Cerro al Lambro e
Vizzolo, un “ponte” da 41 milioni di euro che poi si ricongiungerà alla
via Emilia. Infine, è prevista una “tangenzialina” nel territorio di
Cerro al Lambro che costeggerà la Milano-Bologna. «I cantieri partiranno
per la fine dell’anno», puntualizza Lupini, la Regione ha infatti
intenzione di far partire la grande “macchina” entro ottobre. Il termine
ultimo fissato dal Pirellone per l’inizio dei lavori è proprio il
dicembre 2011.Il gigante d’asfalto avrà sei corsie e correrà per 32
chilometri, facendosi largo tra Cerro al Lambro e Agrate
Brianza/Caponago. Un tragitto che coinvolgerà 35 comuni, 25 saranno
distribuiti tra il Sudmilano e il Nord Lodigiano, lungo un asse di
almeno 17 chilometri. Oltre alla Tem, si apriranno i cantieri per
realizzare tutti gli interventi connessi alla Tangenziale est esterna,
dalle varianti alla riqualificazione delle strade esistenti, per un
valore di quasi 500 milioni. In realtà la “bufera” non si è ancora
placata, soprattutto perché il futuro del prolungamento del metrò a
Paullo e sull’ampliamento della Paullese è ancora incerto. Eppure i
cittadini considerano questi progetti fondamentali, soprattutto con la
nascita della Tem, per evitare di essere comunque “stritolati” dal
traffico che ogni giorno intasa tutta la regione. Per quanto riguarda
invece il Lodigiano, la discussione più accesa resta quella sulla
variante di Tavazzano con Villavesco, un argomento che, proprio come la
via Emilia, ha diviso a metà il paese.Fonte: Il Cittadino