venerdì 12 agosto 2011

Dresano - La nuova biblioteca apre in primavera

Il Comune di Dresano si sbilancia in una data per il taglio del nastro della nuova biblioteca di via dei Giardini, che comincia ad alzare i suoi pilastri a duecento metri dalla vecchia casa dei libri. Sul sito istituzionale dell’amministrazione figura il termine del 22 marzo dell’anno prossimo - otto mesi ancora - per vedere il posto abitato da volumi, riviste e postazioni Internet.
Il cronoprogramma delle opere, fissato sul primo giorno della primavera ventura, conclude una stagione di decisioni e polemiche sul più importante investimento in lavori pubblici effettuato negli ultimi tre anni. La biblioteca civica costerà 700mila euro e secondo la maggioranza “Primavera per Dresano” si configura come opera necessaria: viene a risolvere il problema di una sede provvisoria dello spazio librario locale che nel tempo stava diventando definitiva. Da circa vent’anni i dresanesi per chiedere un volume in prestito salivano la scala di ferro fuori dalla palestra comunale e accedevano ai due locali sopra lo spazio sportivo, adibiti a biblioteca con una delibera risalente più o meno alla fine degli anni Ottanta. Una situazione che non avrebbe potuto reggere a lungo, secondo il punto di vista della maggioranza che ha deciso di aprire i cordoni della borsa per rifare il look alla cultura. Il punto di vista del sindaco Mario Valesi e della sua maggioranza è quello che un nuovo polo bibliotecario sia particolarmente essenziale per Dresano, comune relativamente “giovane”, con un certo numero di famiglie che si sono trasferite dalla prima periferia di Milano e poi hanno iscritto i figli alle scuole locali. Quattro anni fa del resto è stata inaugurata la nuova scuola dell’infanzia, con quattro sezioni nella zona dei servizi di via dei Giardini. Nel dibattito politico consiliare degli ultimi mesi, viceversa, le tre minoranze presenti (Gruppo Misto, “Nuova Dresano”, “Uniti per Dresano”) hanno più volte suonato il campanello d’allarme di una spesa immotivata rispetto alla popolazione locale e all’effettivo numero di iscritti ai servizi bibliotecari.Fonte: Il Cittadino
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