Il Comune di Dresano si sbilancia in una data per il taglio del nastro
della nuova biblioteca di via dei Giardini, che comincia ad alzare i
suoi pilastri a duecento metri dalla vecchia casa dei libri. Sul sito
istituzionale dell’amministrazione figura il termine del 22 marzo
dell’anno prossimo - otto mesi ancora - per vedere il posto abitato da
volumi, riviste e postazioni Internet.
Il cronoprogramma delle opere,
fissato sul primo giorno della primavera ventura, conclude una stagione
di decisioni e polemiche sul più importante investimento in lavori
pubblici effettuato negli ultimi tre anni. La biblioteca civica costerà
700mila euro e secondo la maggioranza “Primavera per Dresano” si
configura come opera necessaria: viene a risolvere il problema di una
sede provvisoria dello spazio librario locale che nel tempo stava
diventando definitiva. Da circa vent’anni i dresanesi per chiedere un
volume in prestito salivano la scala di ferro fuori dalla palestra
comunale e accedevano ai due locali sopra lo spazio sportivo, adibiti a
biblioteca con una delibera risalente più o meno alla fine degli anni
Ottanta. Una situazione che non avrebbe potuto reggere a lungo, secondo
il punto di vista della maggioranza che ha deciso di aprire i cordoni
della borsa per rifare il look alla cultura. Il punto di vista del
sindaco Mario Valesi e della sua maggioranza è quello che un nuovo polo
bibliotecario sia particolarmente essenziale per Dresano, comune
relativamente “giovane”, con un certo numero di famiglie che si sono
trasferite dalla prima periferia di Milano e poi hanno iscritto i figli
alle scuole locali. Quattro anni fa del resto è stata inaugurata la
nuova scuola dell’infanzia, con quattro sezioni nella zona dei servizi
di via dei Giardini. Nel dibattito politico consiliare degli ultimi
mesi, viceversa, le tre minoranze presenti (Gruppo Misto, “Nuova
Dresano”, “Uniti per Dresano”) hanno più volte suonato il campanello
d’allarme di una spesa immotivata rispetto alla popolazione locale e
all’effettivo numero di iscritti ai servizi bibliotecari.Fonte: Il Cittadino