mercoledì 3 agosto 2011

San Donato - Impianti Snam: mazzata sul Comune

I giudici hanno stabilito che la Gism, sfrattata dalla gestione nel 2009, deve ottenere i soldi per gli investimenti fatti. L’arbitrato dà torto al sindaco che dovrà risarcire un milione di euro.

L’ex società di gestione del centro sportivo Snam, Gism Srl, vince la sua battaglia contro il comune di San Donato, che dovrà versare alla realtà che ha “sfrattato” un paio di anni fa la somma di circa 860 mila e 300 euro più Iva, per un totale che gravita intorno ad un milione di euro.È quanto ha stabilito nel dispositivo finale il collegio arbitrale, che ha riconosciuto a Gism gli investimenti effettuati nel periodo da maggio 2006 a gennaio 2008 in un’ottica di gestione a lungo termine che l’esecutivo di centro destra ha invece interrotto nel settembre del 2009». Va accolta - si legge in un passaggio del documento decisivo datato 26 luglio - la domanda di Gism di ottenere l’equivalente delle opere seguite e di cui godrà comunque il comune».Mentre sono state respinte tutte le richieste per i danni rivendicati dal comune. In questa fase, consultata nella giornata di ieri, la società che ha in mano le carte per cantar vittoria, ha mostrato aperto riserbo.Anche da parte dei vertici del municipio, dopo la nota che risale alle scorse settimane, in cui era ancora attesa la quantificazione economica, per il momento non sono stati divulgati commenti riguardo ad una vicenda che resta all’ordine del giorno. Eppure, il documento, ormai ufficiale, in questi giorni, in cui la concomitanza con le ferie ha rallentato i ritmi anche della politica, ha iniziato a girare nelle mani di alcuni addetti ai lavori.È certo che il dibattito riguardo questo nuovo sviluppo a questo punto si sposta alla ripresa dell’attività amministrativa. Non appena conclusa la pausa di agosto si aprirà infatti un capitolo in cui verrà fatta chiarezza sulle ripercussioni che tale epilogo della controversia tra Gism e comune avrà sui conti pubblici.Rimangono inoltre aperti una serie di interrogativi riguardo ad esempio il futuro del bene che negli ultimi quattro anni è stato al centro di un intenso dibattito. Per il momento la gestione degli impianti è stata affidata dalla giunta ad Acs (Azienda comunale servizi), che si è avvalsa temporaneamente di Gesti Sport per alcune attività, come l’impianto natatorio.Ma guardando al domani è già stata ventilata l’ipotesi di un nuovo project financing, che darebbe il via alla caccia di un nuovo investitore. Qualsiasi decisione a lungo termine sino ad ora è rimasta vincolata alla fine della partita arbitrale. L’argomento resta di alto interesse.Intorno al centro Metanopoli gravita infatti un mondo composto da società sportive, atleti, squadre che, dopo il ciclone degli anni scorsi, in cui il patrimonio cittadino per alcuni mesi ha rivestito il ruolo di assoluto protagonista, è rimasto in attesa di capire orientamenti e prospettive per l’indirizzo che Eni in fase di dismissione del proprio patrimonio cittadino tempi addietro aveva ceduto all’ente locale.In merito ai difficili carteggi del lodo arbitrale, per il momento il primo piano spetta al saldo finale dei soldi che spettano a Gism.Fonte: Il Cittadino
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