I giudici hanno stabilito che la Gism, sfrattata dalla gestione nel 2009, deve ottenere i soldi per gli investimenti fatti. L’arbitrato dà torto al sindaco che dovrà risarcire un milione di euro.
L’ex società di gestione del centro sportivo Snam, Gism Srl, vince la
sua battaglia contro il comune di San Donato, che dovrà versare alla
realtà che ha “sfrattato” un paio di anni fa la somma di circa 860 mila e
300 euro più Iva, per un totale che gravita intorno ad un milione di
euro.È quanto ha stabilito nel dispositivo finale il collegio arbitrale,
che ha riconosciuto a Gism gli investimenti effettuati nel periodo da
maggio 2006 a gennaio 2008 in un’ottica di gestione a lungo termine che
l’esecutivo di centro destra ha invece interrotto nel settembre del
2009». Va accolta - si legge in un passaggio del documento decisivo
datato 26 luglio - la domanda di Gism di ottenere l’equivalente delle
opere seguite e di cui godrà comunque il comune».Mentre sono state
respinte tutte le richieste per i danni rivendicati dal comune. In
questa fase, consultata nella giornata di ieri, la società che ha in
mano le carte per cantar vittoria, ha mostrato aperto riserbo.Anche da
parte dei vertici del municipio, dopo la nota che risale alle scorse
settimane, in cui era ancora attesa la quantificazione economica, per il
momento non sono stati divulgati commenti riguardo ad una vicenda che
resta all’ordine del giorno. Eppure, il documento, ormai ufficiale, in
questi giorni, in cui la concomitanza con le ferie ha rallentato i ritmi
anche della politica, ha iniziato a girare nelle mani di alcuni addetti
ai lavori.È certo che il dibattito riguardo questo nuovo sviluppo a
questo punto si sposta alla ripresa dell’attività amministrativa. Non
appena conclusa la pausa di agosto si aprirà infatti un capitolo in cui
verrà fatta chiarezza sulle ripercussioni che tale epilogo della
controversia tra Gism e comune avrà sui conti pubblici.Rimangono inoltre
aperti una serie di interrogativi riguardo ad esempio il futuro del
bene che negli ultimi quattro anni è stato al centro di un intenso
dibattito. Per il momento la gestione degli impianti è stata affidata
dalla giunta ad Acs (Azienda comunale servizi), che si è avvalsa
temporaneamente di Gesti Sport per alcune attività, come l’impianto
natatorio.Ma guardando al domani è già stata ventilata l’ipotesi di un
nuovo project financing, che darebbe il via alla caccia di un nuovo
investitore. Qualsiasi decisione a lungo termine sino ad ora è rimasta
vincolata alla fine della partita arbitrale. L’argomento resta di alto
interesse.Intorno al centro Metanopoli gravita infatti un mondo composto
da società sportive, atleti, squadre che, dopo il ciclone degli anni
scorsi, in cui il patrimonio cittadino per alcuni mesi ha rivestito il
ruolo di assoluto protagonista, è rimasto in attesa di capire
orientamenti e prospettive per l’indirizzo che Eni in fase di
dismissione del proprio patrimonio cittadino tempi addietro aveva ceduto
all’ente locale.In merito ai difficili carteggi del lodo arbitrale, per
il momento il primo piano spetta al saldo finale dei soldi che spettano
a Gism.Fonte: Il Cittadino