mercoledì 7 settembre 2011

Brembio - Sette comuni accelerano sull’unione

Sette amministrazioni comunali sull’asse del medio Lodigiano accelerano per unire servizi e funzioni: si tratta di Brembio, Secugnago, Turano, Ossago, Livraga, Ospedaletto e Mairago. Le amministrazioni si incontreranno sabato mattina a Brembio per un primo incontro preliminare lungo la strada dell’unione, che secondo la Finanziaria in corso di approvazione al parlamento dovrebbe andare a regime per i comuni sotto i mille abitanti entro la fine dell’anno e per le realtà sotto i 5mila abitanti, il caso delle amministrazioni del medio Lodigiano, in parte entro la fine dell’anno e completamente entro la fine del 2012.
Secondo il procedimento dell’unione dei Comuni, gli uffici e le competenze di carattere locale restano in carico alle singole amministrazioni, giunte e consigli comunali, ciascuno con i propri uffici, ma i ruoli di responsabilità per i servizi e le decisioni sovra-comunali andrebbero in capo all’unione dei comuni in modo da ottenere economie di scala e risparmi sulle spese, a partire dal personale. «Il senso dell’iniziativa che vogliamo assumere è quello di non aspettare le decisioni calate dall’alto, ma piuttosto quello di farci parte attiva nella proposta sul territorio - dice il primo cittadino di Brembio Giuseppe Sozzi, promotore dell’iniziativa -. Con Secugnago e con Turano c’era un ragionamento già avviato, a cui speriamo possano unirsi anche le altre realtà che ci hanno manifestato interesse per l’iniziativa. Quello a cui puntiamo però è l’unione dei comuni, non il sistema delle convenzioni comunali». Nel caso andasse in porto l’unione dei Comuni interessati, l’accordo riguarderebbe un bacino d’utenza complessivo di circa 12mila abitanti. Ma l’approfondimento che i comuni intendono perseguire non è chiuso ad altri scenari. «La nostra ipotesi di lavoro è aperta, e anzi auspichiamo che possa esserci un’attività di coordinamento e indirizzo superiore da parte della Provincia di Lodi e dell’Acl, l’Associazione comuni lodigiani - conclude Sozzi -. Se tutto il Lodigiano fosse in grado di autoregolarsi nell’istituzione delle unioni comunali e delle altre forme di razionalizzazione, allora davvero il territorio riuscirebbe a autodeterminare il suo futuro. In caso contrario, saremo in balia delle decisioni di altri, calate dall’alto e magari inopportune per le nostre realtà».Fonte: Il Cittadino
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