La “Santangiolina” farà un po’ meno paura. La strada provinciale 17, una
delle più trafficate del territorio ma priva in più punti dei guard
rail, sarà interessata da interventi di manutenzione viaria e ripristino
degli asfalti. Lo ha anticipato ieri l’assessore provinciale alla
viabilità, Nancy Capezzera, indicando che i lavori dovrebbero partire
tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre e - almeno nelle
intenzioni di palazzo San Cristoforo - saranno condotti cercando di
rallentare il meno possibile la circolazione. Per la tanto attesa
riqualificazione completa, da realizzare con i soldi della Tem, ci sarà
invece ancora da aspettare; nel frattempo la Provincia inizierà a
“mettere una pezza” e lo farà, almeno in parte, grazie a un aiuto in
arrivo dalla Milano-Serravalle.
Per le migliaia di utenti quotidiani
della strada provinciale che da Sant’Angelo conduce al Milanese,
toccando svariati comuni tra cui Vidardo e Caselle Lurani, l’autunno
porterà in dote asfalti nuovi e, si spera, maggiore sicurezza. Il primo
intervento messo in cantiere dalla Provincia di Lodi riguarderà un paio
di chilometri. Seguirà un secondo intervento, che interesserà circa
quattro chilometri. E proprio questa seconda parte di lavori sarà
possibile grazie alle intese raggiunte nei giorni scorsi con la
Milano-Serravalle. In vista degli interventi sulla A1 all’altezza di San
Giuliano (iniziati da pochi giorni), la Sp 17 è stata individuata come
una delle strade su cui deviare il traffico. «Questo ci ha permesso di
ottenere dalla società concessionaria della Milano-Serravale una sorta
di compensazione per il maggior flusso di autoveicoli che la 17 dovrà
sopportare nei prossimi 40 giorni circa - ha spiegato l’assessore
Capezzera -: in pratica parte dei lavori sulla “Santangiolina” saranno a
carico della Milano-Serravalle. L’impresa invece verrà fornita dalla
Provincia di Lodi. I sopralluoghi sono già stati fatti, contiamo di far
partire i cantieri il prima possibile».Gli interventi in arrivo nelle
prossime settimane serviranno però solo in parte a ridurre la
rischiosità di una strada che resta da “bollino nero”. L’assenza di
paracarri in diversi tratti che costeggiano fossi spesso pieni d’acqua,
rappresenta un pericolo sempre in agguato per gli automobilisti, specie
nelle stagioni con nebbia e ghiaccio. La soluzione definitiva potrebbe
arrivare grazie ai fondi della Tem per le opere accessorie. Inizialmente
stimati in circa 14 milioni di euro (sulla base delle opere richieste
dai singoli comuni) i fondi alla fine dovrebbero invece essere molti
meno, circa la metà. «La cifra di 14 milioni, molto elevata, era stata
raggiunta in base alle richieste iniziali dei sindaci - ha detto sempre
ieri l’assessore Capezzera -: ora la cifra è stata ridotta, perché
saranno realizzati soltanto gli interventi realmente necessari. In un
caso, ad esempio, un comune aveva addirittura chiesto lo spostamento
della strada: si tratta ovviamente di una proposta irricevibile.
L’accordo di programma originario si fermava a 7 milioni e credo che
questa sia la cifra più ragionevole».Fonte: Il Cittadino