Dopo due anni a Maleo torna il Crocifisso: l’opera lignea della chiesa
dell’Annunciata è stata totalmente restaurata. La statua del Cristo
crocifisso è stata riportata all’antico splendore dal restauratore
locale Davide Parazzi: si tratta di un’opera che risale al Cinquecento
che sarà presentata alla comunità il 13 settembre, ore 21, presso la
stessa chiesa dell’Annunciata dove è custodita. Per l’occasione sarà
presente la dottoressa Francesca Debolini della Sovrintendenza delle
Belle Arti di Milano.
Il restauro si deve alla famiglia di Francesco
Contardi, malerino mancato pochi anni fa’, studioso e storico del
territorio. «La famiglia ha voluto offrire questo restauro - ha spiegato
don Enzo Raimondi, parroco di Maleo - che dura da circa due anni e che
ha visto effettuare una radiografia dell’opera, poi una pulitura, per
poi passare alla rimozione degli strati di pittura sovrapposti nel
tempo, lasciando apparire le pittura cinquecentesca, confermando così il
periodo di creazione del Crocifisso, attribuito a una bottega di
Milano».La cappella del Crocifisso, eretta nel 1674, è uno degli angoli
più prestigiosi della chiesa dell’Annunciata. Vanta una ricca
decorazione in stucco, raffigurante Sibille, Putti e Angeli, mentre
sulla volta sono rappresentati con bassorilievi gli astri e i segni
zodiacali. Il Crocifisso del Cinquecento è ligneo. Nei medaglioni
laterali spiccano la Madonna e San Giovanni Evangelista, mentre sulla
parete sinistra è presente la Maddalena Penitente.«Questo si può
definire il primo restauro concluso nella chiesa dell’Annunciata, dove
proprio in queste settimane di settembre inizieranno i lavori di
riqualificazione già annunciati - ha proseguito don Enzo - che
contemplano la sistemazione del tetto, dell’intonaco e sterno e la
creazioni di barriere per contrastare la risalita dell’umidità».Il primo
lotto di lavori del restauro totale della chiesa malerina partirà
grazie al consistente contributo della Fondazione Cariplo di Milano col
sostegno della Fondazione Comunitaria di Lodi: un “assegno” da 125mila
euro.Fonte: Il Cittadino