«Chiediamo con determinazione che il sindaco prenda atto del fallimento
della sua amministrazione e si presenti dimissionario in consiglio
comunale». In un manifesto affisso per le vie della città il Pd
sentenzia il «fallimento» politico del vertice dell’esecutivo di
centrodestra, Mario Dompé. La “pagella” è preceduta da un elenco di
punti caldi, che vengono presi d’attacco. A partire dallo sforamento del
patto di stabilità, fino al «bilancio in profondo rosso», per passare
alla sconfitta del ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale),
che ha dato torto al Comune, annullando una delibera. Prosegue con
l’esito dell’arbitrato sul Parco Snam «a sfavore del sindaco». Tra
l’antologia di colpi sferrati contro gli avversari al governo della
città vengono riportati a galla anche i rincari sui costi delle mense
scolastiche e dei centri estivi. E non manca un affondo sul delicato
tasto sociale, con i «tagli folli ai servizi». Ieri il principale
partito di opposizione, che si sta preparando alla battaglia elettorale,
ha divulgato una nota in cui entra nel merito dei singoli capitoli che
si concludono con la bocciatura del sindaco. In tema di “casse vuote” i
promotori della protesta sottolineano: «Il risultato negativo per
l’amministrazione comunale di alcuni contenziosi immobiliari che
dovevano risollevare le casse del comune porteranno il bilancio comunale
ad un passivo che farà sforare il patto di stabilità. La conseguenza di
tutto ciò peserà sui cittadini in termini di aumento dei costi e
diminuzione dei servizi». L’esempio tenuto alto riguarda il dispositivo
del Tar che ha messo il segno “nullo” sulla delibera del
Quartiere/Affari San Francesco. Riguardo questa recente pagina il Pd fa
notare: «Avevamo evidenziato che i contenuti predisposti dal sindaco
Mario Dompé erano lesivi dei diritti dei cittadini di quella zona,
avevamo formulato proposte alternative ma, come sempre, da parte del
sindaco e della maggioranza nessuna disponibilità al confronto. Il
risultato di tanta miopia ha comportato l’annullamento della delibera:
come conseguenza non verranno incassati 3.033.137, 47 euro, previsti
nell’atto, e non risulterà estinto un debito di 3.047.095,70 di un
anticipo ricevuto per i lavori mai eseguiti. Un buco di oltre 6 milioni
di euro». Sotto accusa vengono inoltre poste le strategie perseguite
dall’amministrazione comunale per il centro sportivo. Nella conclusione i
rappresentanti democratici locali dichiarano: «Il dato politico è che
questa amministrazione di centrodestra ha fallito, ha male amministrato
la cosa pubblica, ha fatto scelte improvvide che ricadranno nei prossimi
anni sui cittadini». Il sindaco Mario Dompé ha affidato la sua replica a
un comunicato.Fonte: Il Cittadino