Auto in sosta sulla fermata dei bus. Auto
sopra i marciapiedi, o parcheggiate lungo le zone interdette al
traffico. Auto ancora nel posteggio dei pullman. Peccato che, nell’area
della metropolitana, l’accesso sia riservato ai soli pullman e agli
addetti ai lavori. I cartelli di divieto sono ben visibili, ma poche
volte si incontrano le forze dell’ordine a farli rispettare, e gli
automobilisti ne approfittano. Il risultato? Difficoltà di manovra dei
pullman, ritardi, incidenti e perfino risse sfiorate. È questa la
situazione alla quale si assiste quotidianamente da spettatori in una
terra di nessuno, che in realtà, pur essendo compresa geograficamente
nel territorio di San Donato, amministrativamente è a tutti gli effetti
milanese. «Dovrebbe intervenire la polizia municipale di Milano -
protesta Enzo Galbiati, in rappresentanza del Filt Cgil -, ma qui non si
vede mai. Magari, a dispetto delle richieste giornaliere, viene una
volta al mese a fare multe: è troppo poco per risolvere un problema
gravissimo. Qui è impossibile passare per i pullman: ci sono auto
ovunque; se ne conteranno per difetto almeno duecento. Le troviamo in
via Marignano, sui marciapiedi, nei nostri parcheggi. Gli automobilisti
si sentono liberi di fare tutto, praticamente certi dell’impunità.
Intanto i pullman non possono attraversare, se uno si ferma per far
salire gli utenti, gli altri non possono circolare perché non ci passano
e così si accumulano ritardi». E si sfiorano anche possibili risse. «A
me personalmente - racconta Galbiati - è capitato di trovare occupato lo
stallo per la fermata: c’era un’auto che attendeva qualcuno. Ho suonato
e per tutta risposta sono stato inseguito fino alla Paullese con
l’automobilista che mi insultava».Ad oggi gli stessi pullman non trovano
più gli spazi per la sosta, nonostante avrebbero a disposizione il
parcheggio dove la domenica si tiene il mercatino delle pulci. Ma un po’
alla volta anche questo è stato colonizzato. «Non sappiamo ancora -
continua Galbiati - se a gestirlo sia Atm o il comune di Milano: fatto
sta che è sempre aperto e all’interno c’è di tutto, vari rifiuti oltre
alle macchine. Di questa situazione ne abbiamo parlato con Autoguidovie,
ci siamo mossi, ma sembra che niente cambi. Abbiamo anche interpellato
il prefetto e attendiamo che arrivi finalmente una soluzione applicabile
per una condizione che è davvero insostenibile». Piuttosto di lasciare
allo sbando l’area, si potrebbe affidarla in concessione. È un
suggerimento del quale si fanno promotori i sindacati. L’alternativa
sarebbe la presenza massiccia della polizia locale di Milano, o ancora
l’ “arruolamento” degli ausiliari del traffico per scoraggiare la sosta
selvaggia.Fonte: Il Cittadino