giovedì 22 settembre 2011

San Giuliano - Al canile un piccolo esercito di volontari

Torniamo indietro di 2 anni, tra maggio e giugno del 2009, quando a Campobasso, in Molise, due canili comunali sono costretti a chiudere. Circa 700 cani devono trovare al più presto un’altra sistemazione: alcuni rimangono a Campobasso, altri vengono smistati in alcune città d’Italia, 220 vengono trasferiti a San Giuliano Milanese presso “La Corte del Cane” in via Cascina Santa Brera. Ed è proprio qui che un gruppo ristretto di volontari decide di prendersi cura di loro.
Lo stato di emergenza si propaga fino ad oggi formando un gruppo di 15 giovani volontari di San Giuliano e dei paesi vicini, che dedicano il proprio tempo libero, 7 giorni su 7, a questi cani.Come racconta una volontaria, Patrizia Brambilla: «La maggior parte dei cani che hanno raggiunto San Giuliano erano spaventati, poco socievoli e stremati; avevano bisogno di cure veterinarie e di cibo». Sono questi infatti i compiti principali ai quali i volontari devono far fronte, oltre alla pulizia dei loro box, al momento della passeggiata a guinzaglio o della corsa negli sgambatoi e spesso devono fare i conti con problemi di socializzazione che l’esperienza di Campobasso ha creato.Un esempio è la storia di Boogie, un meticcio bianco di taglia media, molto timido, non si faceva avvicinare da nessuno ma grazie alla testardaggine e alla pazienza di una delle volontarie, Boogie è tornato a essere un cane socievole. Tre lunghe settimane di lavoro, nelle quali il cane riprova a fidarsi di nuovo dell’uomo, prima annusandolo, poi facendosi accarezzare, lasciandosi mettere il guinzaglio e tornando di nuovo a correre sereno nei parchi. Dopo qualche tempo Boogie è stato adottato da una famiglia di Milano.Questa è soltanto una delle storie che rendono prezioso e fondamentale il lavoro dei volontari. Molto importante è il momento dell’adozione, come ci racconta Mariapaola Gazzola, una delle volontarie referenti per le adozioni: «Basta poco perchè un volontario si innamori dei cani di cui si prende cura, noi impariamo a conoscere il loro carattere, ciò che amano e ciò che li spaventa. Conoscere il cane fa si che un’adozione vada a buon fine. Noi cerchiamo di rendere meno drammatica la permanenza dei cani nei box e consentire agli animali di diventare adottabili perché il canile deve rimanere solo una zona di passaggio».Il passaparola, la pubblicità sui siti internet dedicati e facebook hanno permesso di divulgare il prezioso lavoro dei volontari, ma anche la necessità di fondi che coprano le spese veterinarie e tutte le attività di sostegno. Per tutte le info o per fare volontariato scrivere a soscampobasso@gmail.com, per l’affido contattare il numero di Mariapaola Gazzola 338-4612206. Per dare un aiuto basta un contributo al conto corrente di Banca Intesa IT74S0306967684510321052668.Fonte: Il Cittadino
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