giovedì 22 settembre 2011

San Giuliano - Sesto, residenti sulle barricate per bloccare l’impianto dei rifiuti

La crociata condotta dal neo comitato civico contro l’impianto rifiuti, anche pericolosi, previsto a Sesto Ulteriano, passa attraverso un incontro pubblico in cui i più informati intendono sensibilizzare i residenti della frazione sul temuto progetto. L’assemblea aperta al pubblico, a cui è stato invitato anche il sindaco Alessandro Lorenzano, si terrà nella serata del 30 settembre, a partire dalle 21, presso la scuola di via Bezzecca. Con l’occasione l’impegnata delegazione civica farà circolare la raccolta firme per dire “no” alla nuova attività targata Druck Chemie, prevista in via Sele.
Con il fermo intento di informare i residenti della zona, compresi quelli dell’area limitrofa di Civesio, circa la prospettiva che si sta aprendo, i promotori del sodalizio in un volantino in circolazione tra le caselle di posta elettronica, che nei prossimi giorni verrà anche distribuito in forma cartacea, i promotori della protesta si rivolgono direttamente ai loro concittadini. E chiedono: «Lo sai che sul nostro territorio si trovano otto impianti di stoccaggio e smaltimento di rifiuti altamente tossici, di cui due a rischio Seveso?». Inoltre, tornando sull’impatto ambientale di queste attività, domandando: «Cosa implica per la tua salute? Cosa comporta per la tua famiglia? Per il luogo in cui vivi?».A generare una pronta reazione tra la parte della società civile, che si è da subito mostrata pronta a mobilitarsi, è stato l’annuncio che la Provincia di Milano, competente in questa fase per la partita, ha accorciato l’iter, con una delibera che risale all’agosto scorso in cui stabilisce che la burocrazia potrà procedere senza il Via (Valutazione impatto ambientale). Il passaggio ha già peraltro generato malumori sul fronte politico, dal momento che palazzo Isimbardi ha annunciato che entro il termine di fine luglio non è stata inviata alcuna osservazione, nonostante il consiglio comunale, all’unanimità, aveva impegnato il sindaco e la giunta a inviare all’ente di via Vivaio la richiesta di non autorizzare l’impianto. Ma a questo punto a prendere la parola saranno i sangiulianesi della zona, pronti a formare un fronte compatto con una petizione, affinché l'alzata di scudi diventi più estesa possibile, per poi indirizzarla alle scrivanie degli enti preposti. Su questo e su altri temi sempre legati al temuto insediamento si accenderanno i riflettori nel corso dell’evento che invita alla partecipazione.Fonte: Il Cittadino
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