La crociata condotta dal neo comitato civico contro l’impianto rifiuti,
anche pericolosi, previsto a Sesto Ulteriano, passa attraverso un
incontro pubblico in cui i più informati intendono sensibilizzare i
residenti della frazione sul temuto progetto. L’assemblea aperta al
pubblico, a cui è stato invitato anche il sindaco Alessandro Lorenzano,
si terrà nella serata del 30 settembre, a partire dalle 21, presso la
scuola di via Bezzecca. Con l’occasione l’impegnata delegazione civica
farà circolare la raccolta firme per dire “no” alla nuova attività
targata Druck Chemie, prevista in via Sele.
Con il fermo intento di
informare i residenti della zona, compresi quelli dell’area limitrofa di
Civesio, circa la prospettiva che si sta aprendo, i promotori del
sodalizio in un volantino in circolazione tra le caselle di posta
elettronica, che nei prossimi giorni verrà anche distribuito in forma
cartacea, i promotori della protesta si rivolgono direttamente ai loro
concittadini. E chiedono: «Lo sai che sul nostro territorio si trovano
otto impianti di stoccaggio e smaltimento di rifiuti altamente tossici,
di cui due a rischio Seveso?». Inoltre, tornando sull’impatto ambientale
di queste attività, domandando: «Cosa implica per la tua salute? Cosa
comporta per la tua famiglia? Per il luogo in cui vivi?».A generare una
pronta reazione tra la parte della società civile, che si è da subito
mostrata pronta a mobilitarsi, è stato l’annuncio che la Provincia di
Milano, competente in questa fase per la partita, ha accorciato l’iter,
con una delibera che risale all’agosto scorso in cui stabilisce che la
burocrazia potrà procedere senza il Via (Valutazione impatto
ambientale). Il passaggio ha già peraltro generato malumori sul fronte
politico, dal momento che palazzo Isimbardi ha annunciato che entro il
termine di fine luglio non è stata inviata alcuna osservazione,
nonostante il consiglio comunale, all’unanimità, aveva impegnato il
sindaco e la giunta a inviare all’ente di via Vivaio la richiesta di non
autorizzare l’impianto. Ma a questo punto a prendere la parola saranno i
sangiulianesi della zona, pronti a formare un fronte compatto con una
petizione, affinché l'alzata di scudi diventi più estesa possibile, per
poi indirizzarla alle scrivanie degli enti preposti. Su questo e su
altri temi sempre legati al temuto insediamento si accenderanno i
riflettori nel corso dell’evento che invita alla partecipazione.Fonte: Il Cittadino