venerdì 23 settembre 2011

San Colombano - Vendemmia felice malgrado i disagi del caldo di agosto

Ottima qualità, quantità soddisfacente, ma accompagnata da un’intensa lavorazione: la vendemmia in collina va concludendosi in questi giorni tra la soddisfazione generale dei viticoltori per le importanti premesse emerse durante la raccolta. I prima assaggi sono previsti tra un mese e mezzo con il novello, ma già tra quattro o cinque settimane, a fermentazione conclusa, potrà arrivare il giudizio finale sull’annata.La maggior parte delle aziende sta chiudendo la vendemmia delle ultime uve rosse proprio in questo fine settimana o all’inizio della settimana prossima. La prima caratteristica, quella più evidente e riscontrabile per la vendemmia 2011, è la grande precocità della maturazione.
L’anno scorso molte aziende avevano prolungato la raccolta fino alla prima decade di ottobre, mentre quest’anno quasi tutte la termineranno al più tardi entro la settimana prossima. L’anticipo è almeno di una decina di giorni. Già le prime uve bianche erano avanti di qualche giorno e la raccolta era iniziata a Ferragosto, poi il gran caldo della seconda metà d’agosto e della prima settimana di settembre ha fatto il resto, accorciando persino i tempi di maturazione dei grappoli in pianta da quattro a tre settimane. Caldo che è stata anche la spina nel fianco delle colline: molta uva ha sofferto in eccesso le temperature alte, soprattutto notturne, del periodo conclusivo, e nelle zone più esposte, quelle rivolte a sud, diversi grappoli hanno presentato un inizio di appassimento in pianta.«Si pensi che a fine agosto avevamo dell’uva in serbatoio fino a 35 gradi quando normalmente la fermentazione dovrebbe avvenire a 18 gradi per la bianca, 28 per la rossa - spiega Federico Carenzi, tecnico della Nettare dei Santi di Riccardi e grande esperto della collina -. Le cantine più grandi hanno fatto un uso intenso degli impianti di refrigerazione, lasciando riposare anche un giorno l’uva al fresco prima di cominciare la lavorazione. In generale il gran caldo ha favorito grandi rese alcoliche, ma creando qualche principio di appassimento in pianta e aumentando la fatica per chi doveva raccogliere, soprattutto nel pomeriggio».Le uve rosse che hanno avuto maggiore esposizione spingeranno i vini verso gradazioni importanti, anche di 14 o 15 gradi, mentre rischiano di soffocare un po’ i profumi, che hanno bisogno per esprimersi compiutamente di una maturazione più lenta e graduale. Ma non per tutti sarà così, come spiega Diego Bassi, presidente del Consorzio Doc e titolare della cantina Valdemagna. «L’esposizione delle viti quest’anno fa la differenza con il gran caldo che c’è stato - dice Bassi -. Noi per esempio non abbiamo sofferto, e pensiamo che proprio i profumi saranno una caratteristica rilevante della vendemmia 2011. Ma certo, i produttori che hanno vigneti molto esposti al sole potrebbero avere rese diverse, anche questa è la forza del San Colombano».In generale comunque il giudizio condiviso è quello di un’ottima annata, almeno nelle premesse, con quantità più che soddisfacenti, in linea con l’anno scorso, e qualità molto promettente. «Come comune non abbiamo ancora dati sulla vendemmia, ma tutti i viticoltori sono concordi nel ritenerla un’ottima annata, con qualità elevata e buona quantità - dice l’assessore all’agricoltura Davide Panzetti -. Avremo i riscontri tra qualche mese, ma del resto ormai è una costante quella di vendemmie di alta qualità in collina. Un risultato che deriva dalle condizioni meteo estive ma che testimonia anche della crescita complessiva del movimento a San Colombano».Fonte: Il Cittadino
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