Ottima qualità, quantità soddisfacente, ma accompagnata da un’intensa
lavorazione: la vendemmia in collina va concludendosi in questi giorni
tra la soddisfazione generale dei viticoltori per le importanti premesse
emerse durante la raccolta. I prima assaggi sono previsti tra un mese e
mezzo con il novello, ma già tra quattro o cinque settimane, a
fermentazione conclusa, potrà arrivare il giudizio finale sull’annata.La
maggior parte delle aziende sta chiudendo la vendemmia delle ultime uve
rosse proprio in questo fine settimana o all’inizio della settimana
prossima. La prima caratteristica, quella più evidente e riscontrabile
per la vendemmia 2011, è la grande precocità della maturazione.
L’anno
scorso molte aziende avevano prolungato la raccolta fino alla prima
decade di ottobre, mentre quest’anno quasi tutte la termineranno al più
tardi entro la settimana prossima. L’anticipo è almeno di una decina di
giorni. Già le prime uve bianche erano avanti di qualche giorno e la
raccolta era iniziata a Ferragosto, poi il gran caldo della seconda metà
d’agosto e della prima settimana di settembre ha fatto il resto,
accorciando persino i tempi di maturazione dei grappoli in pianta da
quattro a tre settimane. Caldo che è stata anche la spina nel fianco
delle colline: molta uva ha sofferto in eccesso le temperature alte,
soprattutto notturne, del periodo conclusivo, e nelle zone più esposte,
quelle rivolte a sud, diversi grappoli hanno presentato un inizio di
appassimento in pianta.«Si pensi che a fine agosto avevamo dell’uva in
serbatoio fino a 35 gradi quando normalmente la fermentazione dovrebbe
avvenire a 18 gradi per la bianca, 28 per la rossa - spiega Federico
Carenzi, tecnico della Nettare dei Santi di Riccardi e grande esperto
della collina -. Le cantine più grandi hanno fatto un uso intenso degli
impianti di refrigerazione, lasciando riposare anche un giorno l’uva al
fresco prima di cominciare la lavorazione. In generale il gran caldo ha
favorito grandi rese alcoliche, ma creando qualche principio di
appassimento in pianta e aumentando la fatica per chi doveva
raccogliere, soprattutto nel pomeriggio».Le uve rosse che hanno avuto
maggiore esposizione spingeranno i vini verso gradazioni importanti,
anche di 14 o 15 gradi, mentre rischiano di soffocare un po’ i profumi,
che hanno bisogno per esprimersi compiutamente di una maturazione più
lenta e graduale. Ma non per tutti sarà così, come spiega Diego Bassi,
presidente del Consorzio Doc e titolare della cantina Valdemagna.
«L’esposizione delle viti quest’anno fa la differenza con il gran caldo
che c’è stato - dice Bassi -. Noi per esempio non abbiamo sofferto, e
pensiamo che proprio i profumi saranno una caratteristica rilevante
della vendemmia 2011. Ma certo, i produttori che hanno vigneti molto
esposti al sole potrebbero avere rese diverse, anche questa è la forza
del San Colombano».In generale comunque il giudizio condiviso è quello
di un’ottima annata, almeno nelle premesse, con quantità più che
soddisfacenti, in linea con l’anno scorso, e qualità molto promettente.
«Come comune non abbiamo ancora dati sulla vendemmia, ma tutti i
viticoltori sono concordi nel ritenerla un’ottima annata, con qualità
elevata e buona quantità - dice l’assessore all’agricoltura Davide
Panzetti -. Avremo i riscontri tra qualche mese, ma del resto ormai è
una costante quella di vendemmie di alta qualità in collina. Un
risultato che deriva dalle condizioni meteo estive ma che testimonia
anche della crescita complessiva del movimento a San Colombano».Fonte: Il Cittadino