venerdì 23 settembre 2011

San Colombano - Turisti con il naso all’insù per il castello “ingabbiato”

Il castello si rifà il tetto per rendere visitabili altri ambienti e potervi trasferire attività culturali e museali: è completamente impacchettata l’ala ovest del castello Belgioioso, da sempre uno dei luoghi più frequentati durante la Sagra dell’uva.Quest’anno i turisti potranno alzare il naso all’insù per vedere la grande gru o per scoprire come i ponteggi coprano la torre più alta, quella cosiddetta del Paradiso. I lavori sono iniziati in agosto dalla società CO Proget di Summa Donato di Pietragalla in provincia di Potenza, che aveva vinto la gara d’appalto svolta in primavera.
Il costo dell’intervento è di circa 320 mila euro, per 140 mila euro finanziato in varie modalità agevolate da Regione Lombardia e per quasi 190 mila euro dal comune con fondi propri di bilancio. La progettazione è stata concordata con la Soprintendenza ai beni architettonici di Milano che deve dare il suo placet per ogni operazione sul castello.I lavori riguardano l’intera ala ovest del Castello, quella delle sale nobili che danno sull’ampio parcheggio sterrato da una parte e sul cortile nobile interno, di fianco all’osteria, dall’altro. Viene rifatta l’intera orditura in legno, che è sostituita nei punti più ammalorati e invece restaurata in quelli in cui ancora la funzionalità non è compromessa. Quindi sono tolti tutti i coppi originali e una volta sistemata la copertura sottostante sono riposizionati a uno a uno. Infine, le gronde sono rifatte di nuovo, con il disegno originale. I lavori comportano una riduzione degli spazi disponibili nel cortile nobile e nel parcheggio.«A fronte di un po’ di disagio adesso, l’anno prossimo avremo la possibilità di utilizzare a pieno e in totale sicurezza altri ambienti del Castello - dice l’assessore Andrea Erba -. Con questa parte di restauro, tutto il tetto del castello negli anni è stato sistemato, e così ci garantiamo la possibilità di destinare i vari spazi per alcune attività del comune. I lavori sono stati eseguiti finora con grande professionalità e dovrebbero concludersi entro novembre, al più tardi entro la fine dell’anno».Con ogni probabilità le nuove sale che saranno a disposizione terminato il restauro saranno destinate alle attività culturali dell’amministrazione, a partire dalla possibilità di trasferirvi la pinacoteca comunale, i cui quadri, poco meno di un centinaio, oggi sono divisi in più stanze in comune, e il museo paleontologico e archeologico Virginio Caccia, oggi un po’ sacrificato all’ultimo piano di palazzo Patigno.Fonte: Il Cittadino
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