Il tesserino rosa ha già raggiunto a domicilio il 50 per cento dei
cittadini aventi diritto. Questo il risultato raggiunto nei primi 6 mesi
di avvio dell’iniziativa destinata ai pazienti che usufruiscono
dell’esenzione del ticket. L’intervento è dell’Asl Milano 2. «La nuova
procedura prevede che l’Azienda sanitaria - spiega l’Asl in una nota -,
poco prima della scadenza delle tessere di esenzione, proceda
automaticamente a rinnovare il periodo di esenzione, senza che il
paziente si sottoponga ad ulteriori visite specialistiche. In
precedenza, il paziente doveva rivolgersi al suo medico di famiglia per
ottenere l’impegnativa. Successivamente doveva andare a prenotare la
visita, poi tornare per effettuare la stessa, pagando peraltro il
ticket, ed ottenere il certificato e, infine, presentarsi al distretto
dell’Asl per farsi rilasciare il tesserino. Ora non più.
Questi pazienti
ricevono direttamente a domicilio il tesserino di esenzione rinnovato».
Il rinnovo “automatico” entro fine anno interesserà circa 15mila
assistiti e nell’arco di 2 anni (il periodo di durata delle esenzioni)
sarà a beneficio di circa 30mila persone. Quei pochi pazienti che,
attraverso i controlli effettuati, vengono individuati come “dubbi”,
sono contattati dall’Asl che richiede loro di presentarsi al distretto
con la documentazione in possesso. Sempre nell’ottica della
semplificazione a favore dei pazienti con malattie croniche, l’Asl
Milano 2 ha sperimentato la compilazione del “piano terapeutico on
line”, previsto per l’erogazione di farmaci specifici per la patologia
in esenzione dal ticket, direttamente da parte dello specialista al
termine della visita. Con questa modalità, l’indicazione della terapia
viene subito acquisita dall’Asl, senza che il cittadino debba
presentarsi allo sportello, prima di iniziare la cura. A conclusione
della visita l’assistito riceve un documento con il quale potrà recarsi
dal medico per le successive prescrizioni del farmaco. Infine, anche per
quanto riguarda l’Assistenza domiciliare integrata (Adi), è stata
avviata una sperimentazione di semplificazione. Infatti, nel distretto
di San Giuliano il medico di famiglia provvede direttamente alla
richiesta di attivazione dell’Adi, evitando ai famigliari di doversi
recare all’Asl per la consegna della domanda.Fonte: Il cittadino