venerdì 9 settembre 2011

Treni e autobus sempre più cari, nasce l’abbonamento “a rate”

Legambiente Lombardia lancia l’abbonamento Atm a rate per dare una mano ai pendolari, anche quelli di Sudmilano e Lodigiano, a sopravvivere in mezzo alle stangate.L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi da Andrea Poggio, vicedirettore nazionale, e consiste essenzialmente nella possibilità di pagare un abbonamento urbano annuale Atm in dodici rate a tasso zero.Grazie a una convenzione che vede protagoniste da un lato Legambiente, dall’altro la principale azienda di trasporti pubblici, è stata raggiunta una piattaforma che si articola in dodici rate senza interessi, addebitate direttamente sul conto corrente bancario.Alcuni esempi pratici: un annuale urbano Atm si può “spezzare” in rate da 26 euro al mese; un interurbano costa 40 euro ogni trenta giorni; un cumulativo area grande 56 al mese, un cumulativo area plus arriva a 61 euro mensili e tocca il massimo della rateazione stabilita con il gestore delle linee. Chi è già socio Legambiente può spuntare ulteriori sconti e agevolazioni su car sharing, bike sharing e autonoleggio, altri servizi che rientrano nell’azione “salva-pendolari” alla conclusione delle ferie.Il patto con Atm rientra in un ventaglio di proposte sul trasporto pubblico incluse nella “Centrale di Mobilità” Legambiente, consultabile al sito www.centralemobilita.it. In sede di presentazione degli abbonamenti a rate, Legambiente Lombardia ha presentato alcune elaborazioni sui costi di mantenimento annui di un’auto a Milano, posti a confronto con l’esborso massimo per il pacchetto di mezzi pubblici. Il risultato è che mantenere un’auto dodici mesi oggi, nel caos milanese, significa spendere 3000 euro all’anno di solo automezzo, con il problema catastrofico del box che ne aggiunge altri tremila; mentre l’intera gamma di mezzi di mobilità pubblici (abbonamenti annuali, car sharing, bike sharing), porta via nell’ipotesi massima 395 euro annuali. Il risultato, almeno a detta dell’associazione ambientalista, è che oggi nei confini di Milano città circolano meno auto rispetto a vent’anni fa: «Soltanto nel 1990 erano 190mila in più ». Fonte: Il Cittadino
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