sabato 10 settembre 2011

Zelo, fondi per far “rivivere” dieci fontanili

Dieci fontanili finalmente torneranno al loro antico splendore. Non risorgive qualunque, ma “bocche” che alimentano la garzaia del Mortone: un sito d’interesse comunitario, dove trovano casa specie rarissime, come l’airone rosso, il tarabuso o la nitticora. Un piccolo paradiso, tanto delicato da non poter essere visitato, se non pochissime volte l’anno, in modo da non disturbare la nidificazione.
La Regione Lombardia ha stanziato sei milioni di euro per gli agricoltori che realizzeranno interventi agro-ambientali: per l’esattezza si tratta di 6.116.924,76 euro, stanziati nell’ambito della misura 216 “investimenti non produttivi” del Programma di sviluppo rurale. In totale sono 91 le domande finanziabili, cioè la totalità di quelle pervenute e istruite positivamente, come quella presentata dalla famiglia Brambilla, l’unica della provincia di Lodi. Due fontanili, a monte della lanca, erano già stati recuperati partecipando nel 2010 al primo bando. E ora è la volta del ripristino di tutti gli altri con il secondo bando. Al posto di Zelo Buon Persico una volta c’era il lago Gerundo. E la leggenda vuole che l’ultima “buca” del lago fosse proprio il Mortone, dove ritroviamo oggi l’acqua portata da tanti fontanili. «Noi - spiega Ovidio Brambilla - ci occupiamo della loro manutenzione ordinaria. È chiaro che c’è da fare un passo in più per non perdere questo patrimonio straordinario e così è stato presentato questo progetto per la preservazione della lanca, in parte finanziato dall’Unione europea, in parte da noi». L’ultimo intervento prevede il ripristino dei fontanili, non attraverso la posa dei tradizionali tubi d’acciaio, ma ad affioramento naturale. «Allo stato attuale - dice Brambilla - non sappiamo con precisione quanto sia stato stanziato, ma sappiamo che le opere previste saranno importanti per valorizzare la lanca, al contempo la riserva di pesca e di caccia. Questa simbiosi è necessaria e fondamentale, in modo da garantire la sopravvivenza dell’azienda del Mortone, per conservare e migliorare la qualità dell’area. Anzi si potrebbe addirittura dire che l’attività venatoria (compatibile proprio perché si svolge quando gli esemplari cacciati non nidificano, ndr) ha salvato queste aree». I numeri sono spietati da questo punto di vista: la riserva costa infatti 50mila euro l’anno solo per mantenere i sentieri e la manutenzione ordinaria della lanca. «La buona risposta al bando - ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio De Capitani - conferma come i nostri agricoltori abbiano saputo recepire positivamente le indicazioni che l’Unione europea ha dettato in materia di difesa dell’ambiente, del paesaggio e della biodiversità».Fonte: Il Cittadino
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