venerdì 7 ottobre 2011

Peschiera, rivolta contro la Microsoft: «Distruggeranno un fontanile storico»

Un fontanile che rischia di scomparire, devastato dalle ruspe. Un bosco che dal prossimo mese potrebbe passare dal verde dei pioppi e di altri alberi potrebbe passare al grigio del cemento. Perché il comune vuole riqualificare l’area e a farlo ci penserà Microsoft che nella zona ha costruito il suo quartier generale. Di fronte a quello che giudicano uno scempio si sono mossi i residenti. A maggio hanno bloccato una prima volta le ruspe e ora, temendo la ripresa dei lavori, si sono mobilitati di nuovo per salvare il fontanile “Il Gambarone”.
«Noi temiamo - spiegano i residenti di San Felicino, autocostituitosi in comitato - che il 15 ottobre possano ricominciare a devastare un ecosistema. Abbiamo chiesto un incontro il 3 ottobre col sindaco, abbiamo dovuto aspettare molto tempo per ottenerlo, e in cinque ci siamo presentati per parlare col primo cittadino ma lui non c’era. Aveva altri impegni e ad accoglierci c’erano un tecnico dell’ufficio ecologia ed uno dell’ufficio edilizia. È chiaro che non non hanno poteri politici e abbiamo aspettato il sindaco per nulla». Ecco perché ora il comitato è ancora più determinato a lanciare una campagna per salvare “Il Gambarone”, a raccogliere firme, a coinvolgere la gente. Per dire che non ha senso sistemare un’area che invece è di pregio. «Non dà fastidio a nessuno e noi riusciamo a sentire le civette e gli aironi - dichiara Cinzia Paolucci -; in un progetto il comune intende realizzare una ciclabile che passa sopra il boschetto, intende abbattere 50 alberi per lasciare una pozza d’acqua e piantumare qualche cespuglio. Il piccolo “bosco alto” e il fontanile naturale millenario morirebbero. Proprio a pochi metri da questa piccola oasi hanno costruito una nuova sede della Microsoft distruggendo in parte la campagna. Ormai in questa zona sono rimasti pochissimi fontanili e noi che siamo un gruppo di cittadini pensiamo che siano un bene da tutelare. Ci sentiamo impotenti e presi in giro. Il 17 maggio abbiamo bloccato le ruspe che avevano già distrutto metà del sottobosco del fontanile non rispettando la legge nazionale che impone da maggio ad ottobre di non disboscare in quanto avvengono le nidificazioni». Allora era intervenuto il servizio ecologia del comune, perché l’intervento non era ancora stato autorizzato.Fonte: Il Cittadino
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