«Fabio Altitonante lancia la candidatura di Mario Dompé, ma a questo
punto come Lega nord non escludiamo l’ipotesi di andare da soli». Nella
giornata di ieri l’onorevole “lumbard” Marco Rondini ha così reagito
all’annuncio da parte dell’assessore di palazzo Isimbardi, Fabio
Altitonante, riguardo l’intenzione del Pdl di tornare a scommettere sul
sindaco uscente.
«Innanzitutto - lamenta il parlamentare bossiano -,
riguardo al metodo, non abbiamo apprezzato apprendere dai giornali una
notizia del genere. Mentre, entrando nel merito, riguardo l’operato
dell’attuale sindaco, abbiamo delle perplessità. Pur rimanendo infatti
all’interno della coalizione, che ha senz’altro fatto meglio rispetto a
quando la città era in mano al centrosinistra, talvolta abbiamo dovuto
assumere posizioni di contrasto. Il passaggio più critico per quanto
riguarda la Lega nord si è concretizzato con il Pgt (Piano di governo
del territorio), a cui non daremo voto favorevole, in quanto non sono
state recepite le nostre istanze, che erano quelle dei cittadini che ci
hanno eletto e che abbiamo continuato a rappresentare». Rondini conclude
facendo dal canto suo notare: «Altitonante ancora una volta si è
distinto per le sue fughe in avanti». Ma all’interno della sede
meneghina di via Vivaio si è mostrato risoluto anche l’assessore
provinciale Luca Squeri, che ha affermato: «Faccio parte del
coordinamento provinciale, pertanto sono certo che riguardo le elezioni
amministrative di San Donato non è stata assunta alcuna decisione.
Comunque non spetta al collega Altitonante stabilire chi sarà il
prossimo candidato del Pdl, in quanto l’ultima parola sarà quella del
nuovo coordinatore provinciale che sortirà dal prossimo congresso». E
nella giornata di ieri è tornata a farsi spazio anche l’idea di una
figura alternativa all’ipotesi di una maratona capitanata dal sindaco
uscente. «Tutto ciò premesso - riprende Squeri -, ritengo che il
malessere nei confronti dell’operato di Dompé sia presente non solo tra i
cittadini, ma anche all’interno del Pdl. Ecco perché da più parti mi
viene chiesto di proporre delle consultazioni popolari, cosiddette
primarie, per scegliere un candidato che potrebbe fare sintesi in un
centrodestra che altrimenti risulterebbe lacerato». Anche dal territorio
nella giornata di ieri, in cui l’attenzione è stata ampiamente rivolta
all’appuntamento di primavera, non sono mancate ferme prese di
posizione. «Altitonante - dice il coordinatore sandonatese dell’area ex
An Vincenzo Stochino -, non mi ha mai informato di questa decisione
assunta dal coordinamento. A livello locale, dove la partita è ancora
aperta, posso dire che per il momento stiamo lavorando ad un progetto
politico con confronti interni ed occasioni che ci porteranno tra i
cittadini, dopodiché il prossimo candidato dovrà recepire quelli che
saranno gli obiettivi per il prossimo quinquennio che sortiranno da
questo percorso». Torna così in auge l’ipotesi che il rebus sul
portabandiera della corsa targata centrodestra sia ancora tutto da
sciogliere.Fonte: Il Cittadino