L'Abbazia di Mirasole (nella foto) - La casa di Mirasole, con le sue proprietà e i suoi beni, fu attribuita
al nuovo seminario che si stava costruendo a Milano per la formazione
dei futuri sacerdoti destinati all’apostolato nei paesi svizzeri
protestanti. La bolla di Papa Gregorio XIII che assegna la prepositura
di Mirasole al collegio elvetico è del 1° marzo 1582. Nel frattempo,
su sollecitazione degli abitanti che si impegnano a provvedere al futuro
curato con i proventi della chiesa cui aggiungeranno le elemosine delle
funzioni e le libere offerte, nel 1568 si avvia l’erezione canonica
della parrocchia, ben definita nel suo territorio e svincolata dalla
prevostura della Pieve. Quando S. Carlo arrivò personalmente per la sua
visita pastorale a Opera nel giugno 1573, la parrocchia era ormai
giuridicamente costruita nel senso moderno del termine. Un documento
dell’epoca indica in 81 il numero delle famiglie operesi, per 402
abitanti di cui 240 adulti obbligati alla comunione e confessione
annuale. Mirasole rimase per oltre due secoli proprietà del collegio
elvetico, finché l’8 giugno 1797 Napoleone Bonaparte, vinti gli
austriaci nella campagna d’Italia, decretò la soppressione del collegio e
il passaggio della proprietà di Mirasole, con tutte le sue sostanze,
all’Ospedale Maggiore di Milano, che la detiene ancor oggi.