«Il castello è sempre più degradato». Scatta l’allarme sul maniero
simbolo di Melegnano. La “querelle” approda sui banchi di palazzo
Isimbardi, sede della Provincia di Milano. L’altro giorno infatti,
durante il consiglio provinciale, i capigruppo di Sinistra ecologia e
libertà Pietro Mezzi e della lista civica Un’Altra Provincia Prc-Pdci
Massimo Gatti hanno presentato un’interrogazione urgente sul castello.
«In passato l’amministrazione provinciale aveva effettuato considerevoli
investimenti per il recupero della porzione di castello di proprietà di
palazzo Isimbardi - hanno attaccato Mezzi e Gatti, ex sindaci
rispettivamente di Melegnano e Paullo -, che invece risultano assenti
con l’esecutivo guidato dal presidente Guido Podestà».
Attualmente la
Provincia è proprietaria dell’ala lunga, mentre al Comune di Melegnano
appartiene la restante parte del castello che comprende l’area centrale e
l’ala corta. «Purtroppo - hanno incalzato i capigruppo di Sel e della
lista civica -, oggi questo importante patrimonio culturale versa in uno
stato di perdurante abbandono, che rischia di compromettere
irrimediabilmente le strutture e gli interni ricchi di affreschi». Di
recente sull’argomento aveva preso posizione anche la sezione del Sudest
Milano di Italia nostra, che un mese fa aveva inviato una lettera alla
Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, alla Provincia
e al Comune di Melegnano. “Da decenni sull’ala lunga non vengono
eseguite debite operazioni di conservazione degli interni - scriveva tra
l’altro Kisito Prinelli, che dell’associazione è il leader a livello
locale -. Eppure questa parte del castello è ricca di decorazioni
pittoriche, che risultano precluse alla fruizione del pubblico. Ma
segnaliamo anche le finestre rotte e la presenza di piccioni con i
conseguenti danni provocati”. Prinelli non risparmiava neppure l’ala
corta, che qualche anno fa Melegnano aveva acquistato da palazzo
Isimbardi. “Nonostante siano state poste delle reti protettive alle
finestre, anch’essa è dimora di piccioni e necessita di manutenzioni
urgenti - aveva ribadito l’ambientalista -. Ecco perché invitiamo gli
enti interessati ad attivarsi per la conservazione del maniero».
Concetti fatti propri da Mezzi e Gatti. «Anche su sollecitazione di
Italia nostra - hanno concluso -, vogliamo sapere se l’amministrazione
provinciale ha programmato i necessari interventi di restauro degli
spazi storici e quelli indispensabili alla sicurezza dei luoghi e alla
tutela dei beni monumentali presenti nel castello». Ieri pomeriggio
l’assessore provinciale al bilancio e al demanio Luca Squeri ha fatto il
punto della situazione. «Ovviamente c’è la volontà di recuperare il
maniero di Melegnano, che rappresenta un patrimonio per l’intero
territorio, ma in questa fase le priorità sono altre - ha detto
l’assessore -. In un momento tanto difficile per le casse provinciali,
infatti, vogliamo privilegiare la manutenzione delle strade e degli
edifici scolastici di nostra competenza».Fonte: Il Cittadino