venerdì 20 gennaio 2012

Melegnano, allarme per il castello

«Il castello è sempre più degradato». Scatta l’allarme sul maniero simbolo di Melegnano. La “querelle” approda sui banchi di palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano. L’altro giorno infatti, durante il consiglio provinciale, i capigruppo di Sinistra ecologia e libertà Pietro Mezzi e della lista civica Un’Altra Provincia Prc-Pdci Massimo Gatti hanno presentato un’interrogazione urgente sul castello. «In passato l’amministrazione provinciale aveva effettuato considerevoli investimenti per il recupero della porzione di castello di proprietà di palazzo Isimbardi - hanno attaccato Mezzi e Gatti, ex sindaci rispettivamente di Melegnano e Paullo -, che invece risultano assenti con l’esecutivo guidato dal presidente Guido Podestà».
Attualmente la Provincia è proprietaria dell’ala lunga, mentre al Comune di Melegnano appartiene la restante parte del castello che comprende l’area centrale e l’ala corta. «Purtroppo - hanno incalzato i capigruppo di Sel e della lista civica -, oggi questo importante patrimonio culturale versa in uno stato di perdurante abbandono, che rischia di compromettere irrimediabilmente le strutture e gli interni ricchi di affreschi». Di recente sull’argomento aveva preso posizione anche la sezione del Sudest Milano di Italia nostra, che un mese fa aveva inviato una lettera alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, alla Provincia e al Comune di Melegnano. “Da decenni sull’ala lunga non vengono eseguite debite operazioni di conservazione degli interni - scriveva tra l’altro Kisito Prinelli, che dell’associazione è il leader a livello locale -. Eppure questa parte del castello è ricca di decorazioni pittoriche, che risultano precluse alla fruizione del pubblico. Ma segnaliamo anche le finestre rotte e la presenza di piccioni con i conseguenti danni provocati”. Prinelli non risparmiava neppure l’ala corta, che qualche anno fa Melegnano aveva acquistato da palazzo Isimbardi. “Nonostante siano state poste delle reti protettive alle finestre, anch’essa è dimora di piccioni e necessita di manutenzioni urgenti - aveva ribadito l’ambientalista -. Ecco perché invitiamo gli enti interessati ad attivarsi per la conservazione del maniero». Concetti fatti propri da Mezzi e Gatti. «Anche su sollecitazione di Italia nostra - hanno concluso -, vogliamo sapere se l’amministrazione provinciale ha programmato i necessari interventi di restauro degli spazi storici e quelli indispensabili alla sicurezza dei luoghi e alla tutela dei beni monumentali presenti nel castello». Ieri pomeriggio l’assessore provinciale al bilancio e al demanio Luca Squeri ha fatto il punto della situazione. «Ovviamente c’è la volontà di recuperare il maniero di Melegnano, che rappresenta un patrimonio per l’intero territorio, ma in questa fase le priorità sono altre - ha detto l’assessore -. In un momento tanto difficile per le casse provinciali, infatti, vogliamo privilegiare la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici di nostra competenza».Fonte: Il Cittadino
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