Blitz dei “forconi” a Melegnano, i dimostranti occupano la Binasca. «Ci
stanno rubando il futuro, ma noi diciamo basta». Attorno alle 14 di ieri
pomeriggio, dopo un veloce passaparola su Facebook, una ventina di
persone in arrivo dall’intero territorio si sono date appuntamento sulla
provinciale Binasca ai confini tra Melegnano e San Giuliano.
«All’inizio volevamo bloccare il casello dell’autostrada a Melegnano, ma
poi la cosa è saltata - ha spiegato il 24enne Federico, che è
l’amministratore della pagine Facebook dei “forconi” di Milano -. Siamo
tutti disoccupati e precari, vogliamo far sentire la nostra voce. Ecco
perché è nata l’idea di portare anche qui l’esperienza dei “forconi”,
che in questi giorni stanno bloccando l’intera Sicilia». Il 25enne
Orazio Mondello invece, che abita a Lodi Vecchio, cura la pagina
Facebook dei “forconi” a Lodi. «Lavoravo in un negozio di panificazione a
Sant’Angelo, ma mi hanno lasciato a casa - racconta il giovane -. La
verità è che non si può andare avanti così. Tutte queste manovre
economiche, infatti, stanno mettendo in ginocchio gran parte della
popolazione. Ecco perché vogliamo organizzare una serie di
manifestazioni anche nel Lodigiano». Con Mondello c’è anche il 23enne
studente universitario Federico Castelli. «Quando avrò concluso gli
studi - ha chiarito il giovane di Tavazzano - anche per me non sarà
certo semplice trovare lavoro». Sulla Binasca, intanto, sono arrivati
ragazzi da Limbiate, Trezzo d’Adda e dal quartiere milanese della
Comasina. «Sono sposato con un figlio, ma un paio di anni fa ho perso il
lavoro - afferma preoccupato uno di loro -. E oggi, dopo i continui
aumenti di tasse e gasolio, non ce la faccio più. Intanto, però, i
nostri politici si fanno le vacanze alle Maldive». I “forconi ”del
territorio, che sventolavano il tricolore italiano e la bandiera della
Sicilia dove è nato il movimento, hanno quindi occupato la Binasca
bloccando i mezzi in transito sulla provinciale. «La nostra è una
manifestazione del tutto pacifica - hanno precisato i dimostranti -,
vogliamo solo sensibilizzare i camionisti su tematiche che certo li
toccano da vicino». E così, dopo pochi minuti, diversi automobilisti si
sono uniti ai dimostranti. «Io il lavoro ce l’ho - ha detto una donna
residente a San Zenone -, ma temo per mia figlia universitaria». Attorno
alle 15 sulla provinciale sono infine arrivati i carabinieri, che in
breve tempo hanno riportato la situazione alla normalità. La
manifestazione ai lati della Binasca, comunque, è continuata sino alle
17. «E in futuro - hanno concluso i “forconi” - organizzeremo ancora
dimostrazioni di questo tipo».Fonte: Il Cittadino