mercoledì 18 gennaio 2012

Più vicino il rondò dell’ospedale di Vizzolo

Il rondò dell’ospedale Predabissi imbocca la dirittura d’arrivo. Lunedì mattina la Provincia di Milano, l’Azienda ospedaliera di Melegnano, il Comune di Vizzolo e le due proprietà private che devono cedere le aree necessarie si sono incontrate e hanno firmato il protocollo. In questo modo si fa un passo in più, probabilmente quello decisivo, per l’opera che attende da oltre quaranta anni: la trasformazione dell’incrocio a raso con la Sp 138, la Pandina, in immissione a rotatoria.
Un intervento che garantirebbe maggiore sicurezza a tutti, pedoni, ciclisti e auto, eliminando l’obbligo della svolta entrando e uscendo dal più importante presidio sanitario del Sudmilano. La convenzione a quattro non è l’avvio dei lavori, ma rappresenta comunque una buona premessa: per passare dalla carta al cantiere a questo punto sono necessari 300mila euro, spostati nel bilancio di palazzo Isimbardi dalla riqualificazione della provinciale Vizzolo-Casalmaiocco (destinazione originaria), al più urgente nuovo obiettivo. Il progetto complessivamente è semplice. Si tratta di realizzare un sistema di circolazione a rondò dove oggi c’è l’accesso principale al Predabissi, cioè la prima delle due entrate per chi da Melegnano imbocca la Pandina in direzione Dresano. L’altro accesso rimarrebbe com’è, non si può pensare a due interventi identici nel giro di nemmeno cinquecento metri, con l’aggiunta del semaforo di ingresso in Vizzolo collocato poco più avanti. Al piazzale dell’ospedale, però, l’opera è di evidente utilità. Attualmente infatti tutto il sistema di viabilità è regolato con precedenze dirette con sola segnaletica orizzontale: un metodo che andava bene quando il “nuovo” ospedale di Melegnano (quello vecchio è l’attuale istituto Benini) l’hanno costruito, nel 1969, non certo con i carichi di traffico di oggi. L’inadeguatezza del sistema emerge in particolare in due aspetti: chi si deve immettere nel piazzale del pronto soccorso, arrivando da Dresano, deve svoltare a sinistra; medesima manovra è costretto a fare chi, uscendo dal nosocomio, va verso Melegnano e la via Emilia (cioè la netta maggioranza degli utenti). Il protocollo d’intesa coinvolge cinque soggetti: Provincia di Milano, ente finanziatore, nella persona di Giovanni De Nicola, assessore ai trasporti; Azienda ospedaliera di Melegnano, diretta da Paolo Moroni, proprietaria di una parte dell’area; due proprietà private di cui una agricola; infine il Comune di Vizzolo, attraverso il sindaco Mario Mazza, che ha coordinato la cessione bonaria delle superfici da espropriare. Fatto il rondò resterà sul tappeto un altro problema arcaico dell’ospedale: il parcheggio auto.Fonte: Il Cittadino
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